13 Novembre 2020 - 10:40 . Flaminio . Curiosità
La direttrice del Teatro Olimpico: “Io, Proietti e quella foto da cui non si separava”
“Conobbi Proietti quando venne da noi per portare il suo spettacolo ‘A me gli occhi bis‘”. Lucia Bocca Montefoschi, storica direttrice artistica del Teatro Olimpico, intervistata dalla nostra redazione ha parlato del rapporto speciale che aveva con il maestro Gigi Proietti, scomparso lunedì 2 novembre nella clinica Villa Margherita, a viale di Villa Massimo, nel giorno in cui aveva compiuto 80 anni.
“Lo spettacolo era la seconda edizione di ‘A me gli occhi please‘, un successo straordinario sia per il pubblico sia per la critica che aveva debuttato al Teatro Tenda di piazza Mancini e che aveva portato anche al Sistina”, ricorda.
Il rapporto di Proietti con le persone che lavoravano nel teatro, racconta, era di grande amicizia e affetto: “Prima che assumesse la direzione del Teatro Brancaccio ha sempre continuato a portare da noi i suoi spettacoli senza saltare una stagione, e ogni volta era un grandissimo successo“.
Lucia Bocca Montefoschi racconta uno degli aneddoti a lei più cari che la legano al maestro Proietti: “Anni fa non si usava acquistare i biglietti per il teatro su internet, anzi, era un sistema che nemmeno esisteva, e così si creavano delle lunghe code davanti al botteghino. Una volta scattai una foto alla fila di persone che stavano accalcate all’ingresso del teatro per vedere un suo spettacolo e gliela regalai. Lui se la teneva sempre nel camerino e la conservava gelosamente, ci teneva tantissimo”.
Proprio nel suo camerino del Teatro Olimpico, Proietti riceveva la visita di ammiratori e di tanti giovani attori che frequentavano la sua scuola di recitazione. “Ricordo che Enrico Brignano stava sempre lì con lui. Proietti amava non solo insegnare l’arte attoriale, ma condividere la sua esperienza di vita con le persone, soprattutto con i più giovani. Era davvero una persona amabile, passare del tempo con lui era veramente un piacere”.
Gli anni in cui Proietti si esibiva al Teatro Olimpico, per chi l’ha vissuto in prima persona, erano esaltanti: “Era una festa. Vedere spettacoli così belli con tutte quelle persone che si divertivano dava a tutti noi grandissima soddisfazione. Parliamo veramente di un periodo magico che ricordo con enorme gioia”, racconta la direttrice Bocca Montefoschi.
“Sarebbe stato importante ascoltare la sua voce in un momento così difficile per il mondo del teatro, perché Proietti ha sempre avuto un atteggiamento positivo e propositivo rispetto alla vita e alle vicende del mondo”, conclude la direttrice artistica del Teatro Olimpico. “Era un grande osservatore delle vicende del mondo e per questo le sapeva riproporre in modo così straordinario”.
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