24 Settembre 2020 - 15:46 . Flaminio-Parioli . Cultura
“Visioni sul mondo”: quel filo rosso che unisce sostenibilità e finanza nell’ultima serata
Ultimo appuntamento – lunedì 28 settembre, dalle 20 – per la rassegna “Docu-menti Visioni sul mondo” a piazza Mancini, curata da Sandra Naggar, promossa dal Comitato Don Minzoni che propone un percorso sull’ambiente, definito in maniera più articolata attraverso i 17 obiettivi dell’agenda Onu 2030.
L’evento segue un fil rouge tra sostenibilità, settore della produzione di energia e finanza destinato progressivamente a rafforzarsi nei prossimi anni anche sotto la spinta di alcuni provvedimenti varati dalla Commissione EU. Verranno analizzati i principali impatti che gli impegni previsti nell’Agenda ONU 2030, e gli altri impegni assunti dai governi sul tema della sostenibilità, stanno avendo e avranno sulle strategie, sugli obiettivi, sulle innovazioni di processo e di prodotto delle imprese nei diversi settori industriali; come le aziende europee e italiane stanno affrontando questa fase di transizione verso un’economia più sostenibile e come tali cambiamenti possono incidere sulla competitività delle aziende stesse. Il professor Carlo Alberto Pratesi si soffermerà sulla sostenibilità come risposta alla transizione verso un’economia circolare.
L’energia da fonte rinnovabile è una via obbligata per il soddisfacimento del bisogno energetico in un’ottica di risparmio e riduzione dell’impatto ambientale. La quota di produzione di energia rinnovabile in Italia sul totale della domanda (35% circa nel 2019 secondo dati Terna) appare ancora ridotta rispetto ad altri paesi europei come Germania e Svezia anche se negli ultimi anni sono stati fatti progressi importanti. Quali azioni mettere in campo per affrontare le principali difficoltà nell’incrementare tale quota?
Dopo una breve analisi del caso Italia verranno discussi gli obiettivi al 2030 le opportunità e le difficolta che i produttori di energia da fonte rinnovabile hanno incontrato e incontrano. Ne parleranno il dottor Giovanni Tula, responsabile Sostenibilità ENEL Global Power Generation, l’architetto Claudio Damiani, presidente TEA Energia e il dottor Valerio Andreoli Bonazzi, presidente Epico Energy.
Il Piano d’azione sulla finanza sostenibile lanciato nel 2018 dalla Commissione Europea, con l’intento di sviluppare per l’Europa una posizione “di guida mondiale nella transizione verso uno sviluppo sostenibile”, comprende proposte di natura molto diversificata volte a: orientare i flussi di capitali verso investimenti sostenibili; gestire i rischi finanziari derivati dai cambiamenti climatici, l’esaurimento delle risorse, il degrado ambientale e le questioni sociali; creare un linguaggio comune per la finanza sostenibile, ovvero un sistema unificato di classificazione dell’UE o “tassonomia” per definire ciò che è sostenibile; creare marchi UE per i prodotti finanziari verdi (green bonds) e introdurre l’obbligo, per i gestori di attività e gli investitori istituzionali, di tenere conto dei fattori di sostenibilità nel processo di investimento e di rendere più stringenti gli obblighi di comunicazione.
Di tutto questo si parlerà insieme a Banca Generali Private con il District Manager Alfredo Magrini, con il Consulente private Andrea Petrangeli e con ospiti esperti dei mercati dei capitali. Al termine del dibattito verrà proiettato un documentario “Energia… libera tutti” promosso da Co.Svi.G (Consorzio Sviluppo delle aree Geotermiche), a cura di Bruno Santini e Leonardo Scucchi. Il docufilm racconta l’attuale sviluppo economico toscano, favorito dalla risorsa inesauribile di energia geotermica, utilizzata nella trasformazione dei prodotti agricoli, nell’artigianato, nella ricerca e in tanti altri campi d’interesse strategico.
Il docufilm (45 minuti) esplora, scopre e svela la Toscana geotermica attraverso il gioco del nascondino, lungo un itinerario tra le province di Pisa, Siena e Grosseto, che va da una centrale all’altra, da una manifestazione naturale a uno dei parchi caratteristici della natura geotermica. La Toscana detiene il più antico complesso geotermico del mondo, gestito da Enel Green Power, riesce a soddisfare più del 30% del fabbisogno energetico regionale, grazie alla collaborazione con le istituzioni regionali e locali, con il Co.Svi.G. e con le aziende del territorio che utilizzano calore per i loro processi di produzione.