8 Gennaio 2020 - 13:00 . Parioli . Curiosità
Centoventi anni di Lazio, quello storico ritrovo biancoceleste a viale Romania
Enrico D’Angeli è il gestore dello storico ristorante “Il Grottino del Laziale” a viale Romania. Lo ha ereditato dal padre nel 2009, così come la fede calcistica. E domani, 9 gennaio, sarà una data molto speciale anche per lui: la Lazio compie infatti 120 anni.
Per Enrico il rapporto con i colori biancocelesti è iniziato in maniera un po’ traumatica: “Quando papà andava allo stadio, mi lasciava insieme a mia mamma. Quanto piangevo”. A 5 anni però, il padre Giovanni se lo portò con sé per Lazio-Vicenza. E scoccò la scintilla. Ma i suoi ricordi di giovane tifoso si intrecciano in maniera indissolubile con quelli dello scudetto del ’74: “Papà mi mandava sempre a chiedere i biglietti all’allora team manager Guido Giambartolomei. Una volta arrivai tardi e lui mi disse di salire sul pullman della squadra. Immaginatevi la gioia! Per i successivi tre anni viaggiai insieme a Chinaglia, Wilson e D’Amico…”.
Un rito che durò fino a quando Tommaso Maestrelli gli chiese paternamente di non salire per mantenere alta la concentrazione tra i giocatori: “Wilson allora organizzò una colletta e mi consegnò 70 mila lire, una cifra elevata per l’epoca. Io ci comprai un bandierone e me ne andai in curva”. Non è difficile capire perché, a distanza di tutti questi anni, Wilson, Pulici, D’Amico e Giordano, frequentino ancora il Grottino, un locale dall’atmosfera casalinga e dalle pareti colme di cimeli biancocelesti.
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