9 Dicembre 2019 - 13:41 . Flaminio-Parioli . Cronaca
Gli attivisti di Villa Ada: “Ecco che cosa è successo alle sughere del parco”
Dovevano essere piantate nella sughereta di Villa Ada ma hanno trovato la morte a Villa Massimo. È il destino delle sughere che, lo scorso 15 gennaio, erano state portate all’ingresso monumentale del parco su via Salaria. Dovevano essere sette: tre non sono mai arrivate, tre sono morte a Villa Massimo e una a Villa Ada. A fare la scoperta è stato l’Osservatorio Sherwood: “Le piante sono state mandate a morire in trasferta nel parco di Villa Massimo, inaugurato il 15 maggio e poi lasciato senza cure per tutta l’estate. Così le sughere si sono seccate”, spiegano i volontari dell’associazione di quartiere, “ma non è andata meglio alla quarta che è rimasta ferita e solitaria a Villa Ada nel suo vaso originario, fino a seguire lo stesso destino delle altre tre sventurate”.
Eppure a gennaio di un anno fa il Servizio Giardini aveva assicurato che sarebbero state messe a dimora – vale a dire piantumate – nella sughereta già presente sul viale che porta al grande lago inferiore di Villa Ada. Inizialmente le quattro sughere erano rimaste “parcheggiate” vicino all’ingresso dell’Ambasciata d’Egitto. Poi ad aprile tre erano scomparse fino a riapparire a Villa Massimo il giorno della inaugurazione a nuova vita del parco.
Le piante – donate dal Quirinale – provenivano dallo smantellamento del “Bosco Temporaneo” dell’ex Dogana di San Lorenzo. Un caso surreale per un parco che nell’ultimo anno e mezzo si è visto spogliare di decine di piante abbattute: “Una grande occasione sprecata e l’ennesima prova della vergognosa gestione del patrimonio arboreo nella Capitale d’Italia”, concludono gli attivisti di Osservatorio Sherwood.