Flaminio-Parioli | Articoli

“Se ciascuno fa la sua parte, i quartieri possono rinascere”

di Camilla Palladino

La sensibilità di un’artista, la concretezza di una cittadina volontaria. Sono i due lati di Sandra Naggar, artista e associata del comitato di quartiere Piazzale Don Minzoni. Nato nel 2016, il gruppo è composto da alcuni residenti del territorio, intenzionati a “riprendersi” il loro spazio all’interno della città.

Tutti vivono tra Flaminio e Parioli, tranne Sandra. Lei abita a Balduina, ma con il Comitato piazzale Don Minzoni è stato amore a prima vista. L’organizzazione, infatti, oltre a elaborare progetti e a organizzare iniziative di riqualificazione della zona, si basa su una “filosofia” condivisa dall’artista: quella che in diritto viene chiamata “principio di sussidiarietà”. In altre parole, il concetto secondo il quale se un ente inferiore svolge bene un compito, non è necessario che l’ente superiore intervenga.

Quindi secondo lei se i cittadini prendessero cura dell’aiuola “sotto casa”, il quartiere risolverebbe i suoi problemi?
«Sì, questo è il punto di partenza. L’abitudine che tutti dovremmo adottare per vivere meglio. E noi, in quanto associazione, vogliamo creare un “precedente” sul quale costruire una nuova coscienza sociale. Noi per primi, iniziamo a tutelare i nostri spazi. E piano piano la gente si aggrega. La filosofia è semplice: nel mondo siamo sette miliardi. E il numero è in crescita. Non possiamo più permetterci un pensiero individualista. Dobbiamo iniziare a pensare in senso collettivo. E se ognuno di noi facesse il minimo indispensabile per rispettare gli altri, e l’ambiente in cui vive, le lacune delle istituzioni non si noterebbero così tanto».

Lei vive alla Balduina: come è entrata in contatto con il Comitato piazzale Don Minzoni?
«Negli ultimi anni mi sono interessata dell’abbattimento dei villini storici nel II Municipio. Volevo cercare qualcuno che avesse la mia stessa voglia di reagire, e sui social network mi sono imbattuta nelle iniziative di Andrea De Rosa, presidente del comitato. Dopo breve tempo ho iniziato a collaborare con loro.

I motivi di questa scelta?
«Ho trovato molto intelligente l’approccio di Andrea ai problemi. Il suo comitato non si limita ad organizzare eventi di pulizia e riqualificazione, ma cerca anche di coinvolgere tutti i residenti e di sviluppare il loro senso civico. Non è autoreferenziale, non fa cose per farsi celebrare. Il suo unico scopo è quello di migliorare il decoro e la qualità della vita in queste zone, dove il bello è stato quasi seppellito dal degrado».

Qual è il suo legame con questo territorio?
«Innanzitutto, essendo un’amante dell’architettura e dell’arte, penso che il quartiere Flaminio sia meraviglioso. Qui sono state costruite alcune delle strutture culturali più innovative: dall’Auditorium al Maxxi. E poi, ai Parioli ho passato tanti pomeriggi e serate. Gli aperi-cena nello storico bar Euclide e i film al cinema Roxy erano un must per me».

I vostri prossimi progetti?
«Uno a cui tengo molto è il restyling dell’area giochi di Villa Balestra. Attualmente lo spazio per i bimbi è pericoloso e fatiscente. L’idea è quella di sostituire i giochi e montare la pavimentazione antitrauma. Abbiamo già trovato la ditta: la stessa che ha costruito l’area bimbi in piazza Apollodoro, di fronte al Palazzetto dello Sport, commissionata dal Coni. E, insieme all’architetta Maria Cipriano, abbiamo realizzato la planimetria dell’area. Come prossimo step, dobbiamo cercare sponsor che sostengano l’iniziativa. Il costo dei lavori si aggirerà intorno ai 20 mila euro.

Prima, invece, cos’avete fatto nel quartiere?
«Abbiamo “bonificato” le aree verdi di lungotevere Arnaldo da Brescia – poi adottata da Anta (Associazione nazionale tutela ambientale, ndr) – e del giardino delle Crocerossine (lungo viale Tiziano, ndr), che stiamo continuando a manutenere costantemente. Abbiamo ripulito le vetrate deturpate di ponte Nenni, dove passa la metropolitana. La cura di Villa Balestra, ormai, dipende quasi esclusivamente dal Comitato piazzale Don Minzoni tramite una raccolta fondi dei residenti».

Cosa prevede il futuro?
«Grandi cose. Attualmente siamo anche in fase di elaborazione di un progetto per riqualificare piazza Ungheria in collaborazione con l’associazione Amuse (Amici del Municipio Secondo, ndr)».

SANDRA NAGGAR
CLASSE: 1962
LUOGO DI NASCITA: Lugano, Svizzera
TRAsFERIMENTO A ROMA: 1965
OCCUPAZIONE: Artista e cittadina volontaria
ASSOCIAZIONE DI RIFERIMENTO: Comitato di quartiere Piazzale Don Minzoni
AREA D’AZIONE: Flaminio-Parioli
RESIDENZA ATTUALE: Quartiere Balduina
HOBBY: Artigianato e, in generale, lo studio dei processi artistici

SFOGLIA il pdf del giornale

Sostieni RomaH24 Sostieni RomaH24
grazie