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Via Chiana, lavori a metà luglio dopo dieci mesi di attesa

di Marco Liberati

Quanto meno ora esiste una data, anche se indicativa: i lavori per il rifacimento del manto stradale di via Chiana partiranno dopo metà luglio. L’attesa infinita per un intervento che doveva essere urgente, sembra aver fatto partire il conto alla rovescia dopo un rimpallo continuo tra II Municipio e Comune su responsabilità e soprattutto modalità di intervento. Il Simu, Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manuntenzione Urbana, ha confermato che la sistemazione della sede rientra nei lavori “giubilari“. Si tratta di una gara aperta con offerta economicamente più vantaggiosa, che ha però bisogno di una ulteriore verifica dell’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. A ricostruire il lungo iter burocratico è la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello: “Il 14 settembre è stato effettuato un sopralluogo che ha rilevato lo stato di ammaloramento della strada e la necessità di una riqualificazione straordinaria”. L’esito positivo è stato poi confermato con una lettera arrivata il successivo 21 settembre, ma questo è solo il primo passo di questo tortuoso cammino. “A novembre il Simu invia una nota al nostro municipio legato all’accordo quadro per la viabilità locale, che ci comunica che le strade oggetto dell’intervento di ripristino saranno via Chiana e via Rossini”.

Il Municipio domanda, il comune non risponde
Da quel mese non arrivano più ulteriori informazioni, tanto che da via Dire Daua partono le prime richieste di chiarimento: “L’8 marzo l’Assessore ai lavori pubblici del Municipio, Gianpaolo Giovannelli, sollecita l’intervento del Simu – specifica la presidente -, e la stessa richiesta viene ulteriormente inviata il 18 marzo“. Prima di queste data arriva la nevicata del 26 febbraio, che disintegra definitivamente il manto stradale, tanto che il tratto prima dell’incrocio con via Sebino viene parzialmente chiuso. L’attesa di residenti e commercianti prosegue inutilmente, fino a quando salta il tappo della pazienza: nella notte tra il 9 e 10 maggio qualcuno rimuove le transenne, oramai quasi un arredo urbano, e ripristina a forza parcheggi e viabilità.

In attesa dei lavori, parte la rattoppatura
Questo gesto, forte ma figlio dell’esasperazione, sblocca qualcosa: il 20 maggio appaiono i cartelli con cui viene indicato il giorno dopo come data di inizio lavori, ma il 21, al di là di qualche riempiemento di sicurezza, non si muove altro. Su questo stallo scoppia la polemica tra Municipio e Comune, con il primo che rimane in attesa di un bando di gara di cui non si vede all’orizzonte. L’equivoco nasce dalla delibera del 2004, che non fa rientrare via Chiana nelle strade di grande viabilità la cui manutenzione non spetta al Campidoglio.  “Finalmente il 29 maggio ci arriva la comunicazione del Simu – spiega ancora la Del Bello -. Ci viene ancora una volta data conferma dei lavori, ma l’Anac chiede un’integrazione agli atti di gara, che devono essere nuovamente ritrasmessi all’autorità”. Proprio questa verifica farà allungare ulteriormente i tempi necessari per mettere in campo gli operai. Il Dipartimento del Comune parla della seconda metà del mese di luglio ma intanto, per compensare la situazione di estremo disagio, nella giornata di ieri sono partiti dei lavori di rattoppatura tra via Sebino e via Topino. L’attesa è stata lunga, ma forse via Chiana tornerà ad essere una strada normale.

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