Trieste-Salario | Articoli

Il settembre che troveremo, tra costi e problemi irrisolti

di Emiliano Magistri

C’è una parola che, nell’immaginario generale, rappresenta l’inizio di tutto: settembre. La parola che, per antonomasia, segna contemporaneamente la fine di un periodo sognato per un anno intero e la ripresa di un qualcosa che si vorrebbe rimandare quanto più possibile. Settembre. Nove lettere che si traducono in: suona la sveglia, riaprono scuole, uffici e università, ricominciano il traffico, la pioggia, i clacson. Comincia l’anno vero e proprio, alla faccia del povero gennaio.

Quello del Trieste-Salario, mai come in questo 2018, rischia di essere un settembre che farà da spartiacque col passato. In particolar modo in materia di viabilità. Al rientro dalle ferie estive, infatti, il Campidoglio darà l’ok definitivo alla mozione presentata dal presidente della commissione Mobilità, Enrico Stefàno, che prevede l’aumento della sosta oraria sulle strisce blu. 1,50 euro nell’anello ferroviario, quindi anche nel nostro quartiere, ben 3 nel centro storico, ma non solo. Spariranno i parcheggi gratuiti, quelli sulle strisce bianche per intenderci (già ridottissimi dalle nostre parti), e i mini abbonamenti mensili da 70 €, quelli di cui fanno uso massiccio soprattutto coloro che, per lavoro, devono ogni giorno dirigersi nelle zone della città “incriminate”. Compreso, appunto, il Trieste-Salario.

Obiettivo, così dice il Campidoglio, incentivare l’uso dei mezzi pubblici in cambio di un minore utilizzo delle automobili e, di conseguenza, di una riduzione del traffico. Giusto? Come principio assoluto magari sì, in particolare se stessimo parlando di una metropoli con linee metro numerose e (soprattutto) funzionanti, in grado di collegare anche i quartieri più lontani dal centro. Purtroppo Roma non è questo, ancora. Roma è la città degli allagamenti per due gocce di pioggia. La Capitale che viene messa in ginocchio da una nevicata di cui, ancora oggi, a distanza di mesi, alberi e parchi pubblici pagano le conseguenze.

Roma è la città degli scioperi, dei bus andati a fuoco e dei servizi di mobilità alternativa, come il car sharing, al momento troppo cari per poter dire “ok, oggi lascio la macchina a casa”. Settembre sarà il mese in cui la penuria di parcheggi, dopo la “pausa estiva”, tornerà a bussare alla porta delle amministrazioni, capitolina e municipale.

Sarà il momento in cui molti sperano possano iniziare i lavori di ripristino definitivo di via Chiana o del parking del mercato Trieste, ancora in attesa di vedere riqualificato il piano seminterrato e permettere, ai tanti possessori di un posto auto al suo interno, di ricominciare a parcheggiare lì dove, da tempo, gli è impedito. Non succederà, al momento la situazione è questa. Su via Chiana, almeno prima della fine dell’anno, nessuno metterà le mani. Perché non sono stati indetti bandi di gara dal Campidoglio, perché non si è fatta sufficiente pressione nonostante le esigenze dei cittadini. Verranno riqualificate tante scuole del II Municipio, però, quelle sì, per garantire sicurezza ed efficienza almeno a chi, davvero, non merita di avere la testa intasata da preoccupazioni o pensieri che non siano lo studio e la propria crescita. E l’emergenza alberi? Vabbè, ne riparliamo a settembre. Buone vacanze.

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LEGGI lo speciale sulle strisce blu (a cura di Daniele Galli)

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