7 Luglio 2018 - 16:08 . Nomentana . Cultura

Villa Torlonia: tre rifugi e porte antigas. Cosa prevede il tour del bunker

Riapre il bunker di Mussolini a Villa Torlonia. Da martedì 10 luglio lo storico sito sarà godibile al pubblico. Ma cosa devono aspettarsi i visitatori? Innanzitutto le strutture sotterranee sono tre. Si tratta di ambienti scarni, molto funzionali allo scopo, ma esteticamente asciutti. La visita dura circa un’ora e 20 e si svolge con la guida dei volontari dell’associazione Roma Sotterranea.

Prima tappa
La visita comincia dal primo rifugio, realizzato nel 1940, riadattando gli ambienti sotterranei sotto al laghetto del Fucino. Si trattava della cantina dei Torlonia, un ambiente destinato a ospitare il vino della nobile famiglia. L’accesso si trova a pochi passi dalla Casina delle Civette. La visita prosegue poi a piedi verso il secondo rifugio.

Seconda tappa
Si capì presto che il primo ambiente non era adeguato a garantire la sicurezza di Mussolini e della sua famiglia. Così nel 1941 si decise di costruire un secondo rifugio nella sala centrale del seminterrato del Casino Nobile, dove si trovavano le cucine, esattamente sotto alla sala da ballo. Lo spazio venne rinforzato con muri di cemento armato di 1 metro e 20 di spessore e dotato di porte antigas in ferro e impianto di filtrazione dell’aria. Video proiezioni, foto, arredi e mobili dell’epoca arricchiscono la visita di questo sotterraneo.

Terza tappa
A partire dall’autunno del 1942, dopo trenta mesi di guerra, Mussolini decise di dotarsi di un vero bunker, una struttura moderna, all’avanguardia. Questo spazio è collegato sottoterra con il secondo rifugio. Ed è qui che si svolge probabilmente la parte più interessante della visita, la simulazione di un attacco aereo. Buio, luci a intermittenza, sirene, umidità, coperte dell’epoca rendono questo momento decisamente suggestivo.

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