13 Giugno 2018 - 12:02 . Salario . Ambiente
Villa Ada, il terremoto elettorale fa saltare l’incontro Comune-associazioni
Una tavola rotonda lungamente attesa, prima rimandata e poi cancellata. Su Villa Ada continua a pendere una situazione di grave degrado, che persiste sugli edifici pericolanti del parco e sulla manutenzione del verde, talmente precaria da provocare continui crolli degli storici pini dell’area. Per questo le associazioni ambientaliste, che da più di trent’anni combattono per la valorizzazione dell’ex proprietà dei Savoia, hanno chiesto per lungo tempo un incontro con il Dipartimento Tutela Ambientale del Comune finalizzato a un intervento di salvaguardia del Campidoglio. Amici di Villa Ada, Osservatorio Sherwood, Leprotti di Villa Ada e Villa Ada Green Runner hanno a lungo chiesto un faccia a faccia con le istituzioni. La settimana scorsa, dopo una lunga attesa, era finalmente stato accordato un incontro nell’ufficio del Servizio Giardini nel parco, con tanto di ricognizione sul “campo”.
L’appuntamento, in programma il 5 giugno, è inizialmente saltato per il mancato accordo sull’orario da parte delle associazioni. Tutto rimandato dunque, se non fosse arrivato il “terremoto elettorale” dello scorso 10 giugno. La pesante sconfitta del Movimento 5 Stelle ha portato alle prime teste saltate nell’amministrazione capitolina: più fonti riportano la decisione della sindaca Raggi di avvicendare Rosalba Matassa, direttrice del Dipartimento e organizzatrice dell’incontro, che a questo punto potrebbe essere cancellato del tutto, rimandando sine die la possibile soluzione dei mali di Villa Ada.
Alla tavola rotonda avrebbe dovuto partecipare anche Angelo Diario, presidente della Commissione sport del Comune, invitato dai Leprotti e molto attivo sul parco: “Non ero a conoscenza di questo avvicendamento, sapevo solo che l’appuntamento era stato rimandato, senza una data precisa. Se la situazione è questo mi adopererò personalmente per contattare il Dipartimento e convocare io stesso, al posto della Matassa, il nuovo incontro”. Angelo Diario, insieme a Alessandro Leoni, aveva provato nel mese di marzo ad accedere ai bagni Ama, nella zona laghetto, senza però riuscire ad accedervi a causa della mancanza delle chiavi, non in possesso del responsabile dell’azienda servizi ambientali di Roma.
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