19 Febbraio 2019 - 8:27 . Trieste-Salario . Cronaca

Un consorzio tra i rappresentanti della moda. Cosa prevede il patto stretto nel quartiere

Un momento dell'incontro di lunedì sera da Kent
Un momento dell'incontro di lunedì sera da Kent

Un patto tra i rappresentanti della moda del Trieste-Salario, ma anche del resto di Roma e dintorni. Da oggi, infatti, i negozianti del settore abbigliamento potranno firmare un accordo di adesione e formare così un consorzio, a partire dai 140 iscritti al gruppo WhatsApp CRU (Commercianti romani uniti).

È quanto emerso dall’incontro di ieri sera nel negozio Kent, in viale Somalia, dove oltre 50 lavoratori del settore – tra cui Giulio Anticoli, presidente dell’associazione Botteghe storiche e proprietario dell’attività – si sono dati appuntamento per discutere i prossimi passi necessari alla creazione del consorzio.

Si tratta della quarta riunione dalla nascita del gruppo di commercianti, risalente al 16 luglio 2018. E proprio durante l’ultima, all’inizio di febbraio, si era delineata tra i negozianti l’idea di unirsi per sopravvivere all’attacco delle grandi aziende della moda.

Ancora una volta a spiegare i vantaggi della partecipazione al consorzio è Luigi Morva, amministratore delegato della società di marketing “Brand Builder”, che ha nuovamente illustrato le potenzialità di un’unione tra centinaia di commercianti: il consorzio potrebbe diventare una grande azienda con un determinato potere contrattuale, e ristabilire finalmente un equilibrio competitivo nel mercato dell’abbigliamento.

Resta da capire quanti saranno gli effettivi firmatari del patto di adesione visto che, come ha più volte sottolineato Anticoli, “i numeri contano. Più siamo, più facciamo la differenza”. Quello che si aspetta è una grande partecipazione e, di conseguenza, un cambiamento “epocale”, come lui stesso lo ha definito alla fine della riunione.

LEGGI lo speciale (a cura di Antonio Tiso)