17 Novembre 2018 - 9:08 . Trieste-Salario . Cronaca
Strisce blu, la furia social dei residenti contro la proposta di Stefàno
La tempesta, social, perfetta. L’intervento di Enrico Stefàno sulla tariffazione pure per i residenti delle vie commerciali di Roma, ha provocato un forte dibattito sotto al post inserito nella pagina Facebook di RomaH24. Le spiegazioni del presidente della commissione mobilità non hanno tranquillizzato gli animi di chi vive attorno a viale Libia, viale Eritrea e via Regina Margherita e non vuole rinunciare alla possibilità di parcheggiare la propria auto vicino casa. “Quando torno dal lavoro non posso parcheggiare la mia auto nel quartiere dove vivo? Devo pagare per occupare uno spazio “pubblico”, quindi anche mio? Per il quale spazio io e gli altri residenti paghiamo le spese di nettezza urbana e Tasi, tributo per i servizi indivisibili”, scrive Barbara Serafini, riferendosi a Stefàno, quando afferma che “Non posso regalarti (una parte) del suolo pubblico che devo poter destinare (anche) ad altri usi”.
C’è chi è favore della misura che sarà introdotta sperimentalmente nel periodo natalizio: “I cittadini se vogliono occupare con le loro auto private spazi pubblici devono rendere in termini economici un tornaconto alla stessa comunità”, sottolinea Edoardo de Caro. Mentre diversi cittadini stanno già formando comitati di protesta, c’è chi, come Sandro Caramelli, chiede il recupero di garage o magazzini sotto i palazzi, così da utilizzarli come parcheggi per gli abitanti.
Non tutti sono contrari a priori. Manilla Calabretta afferma di concordare con Stefàno, ma “non abbiamo un buon servizio pubblico , anzi un vero disastro” e c’è chi azzarda paragoni con Tokyo dove, spiega Grazia “Se non hai il garage non puoi comprare l’auto”. Anche Rodolfo Casimiro condivide la posizione di Stefàno: “Parcheggiare non è un diritto e l’automobile è un mezzo privato che occupa spazio pubblico. Era ora che qualcuno cominciasse a scardinare le false convinzioni del pitecantropo romano”. Tra lamenti e strali, infine, qualcuno prova a trovare una soluzione che accontenti tutti, come Guido Consorti, che suggerisce un piccolo obolo per tutti: “Prima avrei aperto il parcheggio di piazza Annibaliano dove c’erano circa 300 posti prima dei lavori della metro. Inoltre se il bollo non copre la sosta, bensì solo la circolazione, suggerirei un piccolo ritocco per poter parcheggiare liberamente”.