13 Luglio 2018 - 13:12 . Trieste-Salario . Cronaca

Metro D, Peroso: “Sì, ma vogliamo fermate con vetrine sui reperti che emergeranno”

Piazza Vescovio
Piazza Vescovio

“Sulla base dell’esperienza delle vecchie linee, siamo tutti consapevoli delle difficoltà che incontrerebbe la realizzazione della metro D. Ma a certe condizioni, si può fare”. L’idea di Roma Capitale di ridare linfa al progetto non dispiace a Paolo Peroso, presidente dell’associazione “Amici di Porta Pia”. A patto che? “A patto che sia a misura di cittadino”.

Prendendo forse spunto da quanto realizzato in piazza San Giovanni, Peroso avanza una proposta interessante: “Durante gli scavi, dal sottosuolo di Roma riemergono in continuazione dei reperti storici a volte sorprendenti. Noi diciamo sì a una struttura che preveda delle vetrine illuminate, che serbino memoria delle antichità ritrovate durante gli scavi. Vorremmo una metro – chiarisce Peroso – che sia anche un museo naturale al chiuso. Faremmo impresa nell’impresa”.

Il progetto originario prevedeva quattro fermate, in piazza Fiume, piazza Buenos Aires, piazza Fiume e piazza Vescovio. Peroso sottolinea anche un riflesso tutt’altro che secondario di questo progetto: l’incremento del costo degli immobili del quartiere. “In ogni posto dove c’è una fermata della metro, le case si apprezzano, sia nell’affitto, sia nella vendita. Ben venga allora la nuova linea, se rispetta Roma e le dà un valore aggiunto”.