“Vogliamo dei cartelli stradali che segnalino la presenza della scuola”. Parla Stefano Pontecorvo, padre di due studenti normodotati che frequentano l’Istituto Statale per Sordi, in via Nomentana.

Gli ingressi della scuola, infatti, affacciano tutti e due sulla pista ciclabile. “I primi 400 metri sono già stati aperti. Questo tratto, invece, potranno aprirlo solo dopo aver installato la segnaletica. Ma nel frattempo i ciclisti sfrecciano qui davanti lo stesso, mettendo in pericolo gli studenti che entrano e escono, e che hanno a disposizione poco più di un metro di marciapiede”. E il pericolo raddoppia se si considera che, stando a ciò che dice Stefano a RomaH24, circa il 90 per cento degli utenti dell’istituto sono sordi. Sia i bambini, sia i genitori. “Quindi – spiega – è inutile suonare il campanello o urlare parolacce. Resta il fatto che tante persone rischiano di non rendersi conto della bicicletta in arrivo. Per questo è necessario un cartello che segnali l’ingresso scolastico e obblighi i ciclisti a rallentare. Piuttosto lo compriamo noi utenti della scuola, ma va installato”.

Per farsi ascoltare – e aiutare – Stefano ha scritto a Emanuele Gisci, assessore alle Politiche Scolastiche del II Municipio, ad Andrea Rollin, consigliere in quota Pd, a Linda Meleo, assessora ai trasporti del Campidoglio. Ma, per il momento, dalle istituzioni ha ricevuto solo un rimpallo di competenze.

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