Trieste-Salario | Articoli

Uno spray giallo sulla strada per salvare la vita

di Camilla Palladino

Una bomboletta spray gialla per salvare una vita. Anzi, tante vite. Da alcuni giorni nel Trieste-Salario sono comparsi dei segni colorati sul manto stradale. Hanno lo scopo di evidenziare buche, dossi e avvallamenti. Tre segnalazioni sull’asfalto dissestato si trovano in via Arno, all’altezza del civico 3, altre quattro al “confine” tra il nostro quartiere e i Parioli, in viale Romania. E ancora in via Ancona, a Porta Pia, in via Alessandria, queste ultime ad opera dell’associazione Amici di Porta Pia, guidata dal presidente Paolo Peroso.

L’idea di segnalare i pericolosi avvallamenti che caratterizzano le strade di tutta Roma è nata dalla reazione di una madre alla perdita della figlia, e dalla sua voglia di impedire che si verificassero ulteriori incidenti stradali.

Si tratta di Graziella Viviano, madre della 26enne Elena Aubry. Circa due mesi fa, il 6 maggio, Elena ha perso la vita in un incidente stradale con la sua moto. Si trovava su via Ostiense, e uno degli avvallamenti, causati dalle radici sporgenti, è risultato fatale.

Da quel giorno Graziella Viviano, che vive a Roma nel quartiere Monteverde, si impegna per evitare che qualcun altro diventi vittima dell’incuria e del degrado che pervade le strade di tutta la capitale. Il suo appello a tutti i cittadini, fatto tramite i social network e i media, si è diffuso in poco tempo. E ora numerosi residenti di Roma sono uniti nel tentativo di migliorare la sicurezza stradale. Ma non solo.

“Mi arrivano segnalazioni persino da Belluno, da Verona, da tutte le parti d’Italia”, racconta a RomaH24 Graziella Viviano. “Le persone iniziano a riappropriarsi delle città, a rendersi conto che le azioni cambiano le cose. In questo caso salvano le vite”. È commossa e allo stesso tempo arrabbiata la madre di Elena. Ma crede nella solidarietà italiana. “Siamo abituati a negarci come esseri. Questo gesto, al contrario, ci permette di agire direttamente sulla nostra realtà, e di vederne immediatamente i risultati. Se qualcuno avesse fatto la stessa cosa sulle buche che hanno ucciso mia figlia, lei sarebbe ancora qua. Lo capisce quanto è importante?”, sottolinea Graziella Viviano.

Da qualche giorno alcuni media italiani hanno diffuso la notizia che segnalare le buche con la vernice spray fosse illegale, e punibile con una multa. Ma “gli articoli 54 e 40 – ribatte Graziella Viviano, codice penale alla mano – dicono che non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri”.

“Quando viene dato un esempio positivo, – conclude Graziella Viviano – le persone lo capiscono. E lo seguono. Ci stiamo riappropriando del nostro territorio. Ci stiamo riappropriando della nostra vita”.

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