Trieste-Salario | Articoli

Un patto per le buche del quartiere

di Emiliano Magistri

Comincia da via dei Sabelli e via dei Marsi, nel quartiere San Lorenzo, il programma di manutenzione stradale che vedrà impegnati il II Municipio e l’associazione Tappami. Un piano ben preciso che porterà, di volta in volta, a riqualificare i punti più critici del territorio per garantire sicurezza e decoro urbano.

Frutto della convenzione con l’associazione che, da anni, si occupa, volontariamente di “tappare” (appunto) le buche presenti sul manto stradale di vari punti della città, gli interventi di emergenza verranno effettuati una volta al mese, di domenica, in accordo con l’ufficio tecnico del Municipio e il II Gruppo della polizia locale. Primo appuntamento il 10 febbraio, alle ore 10:30, in piazzale Tiburtino.

“Vorremmo provare a fare tutto questo due volte al mese, ma intanto l’importante è cominciare – spiega a RomaH24 la presidente Francesca Del Bello -. Inizieremo da San Lorenzo, poi sarà la volta del Trieste-Salario e, via via, di tutti gli altri quartieri che fanno parte del nostro territorio. Per noi è motivo di grande soddisfazione perché, in questo modo, rispondiamo con i fatti alle necessità di tanti cittadini”.

Entusiasta anche il presidente dell’associazione Tappami, Cristiano Davoli: “Questo Municipio è l’unico di Roma che, da sempre, ha mostrato la disponibilità a collaborare con noi, cogliendo la nostra volontà di partecipare al decoro della città e di intervenire a sostegno della cosiddetta piccola viabilità (quella cioè di competenza municipale, ndr). Per questo siamo al lavoro con gli uffici di via Tripoli affinché venga istituzionalizzata questa giornata di affiancamento”.

Quello di Tappami è un impegno per il quale, come conferma lo stesso Davoli, “i componenti della nostra associazione sono formati e assicurati per effettuare questo tipo di attività. Vogliamo partecipare attivamente perché siamo convinti che non si possa risolvere un’esigenza straordinaria con un intervento ordinario. La collaborazione dei privati – conclude – può aiutare a ripristinare le buche. Se calcoliamo che, solo nel 2017, ne abbiamo tappate circa 5mila in tutta Roma, si pensi a quanto potremmo contribuire sul territorio di un singolo municipio”.

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