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Spazi musicali, salta piazza Annibaliano. Delibera ok a metà

di Emiliano Magistri

Il Trieste-Salario viene escluso dal piano per gli spazi musicali pubblici gratuiti nel II Municipio. Con 17 voti favorevoli (opposizione compresa) e un’astensione (del Movimento 5 Stelle), la delibera approvata questa mattina in consiglio ha, nei fatti, confermato la spaccatura all’interno della maggioranza Pd: piazza Annibaliano, l’unico centro del quartiere coinvolto nel programma originario, salta, e vengono ridotti anche gli orari nel corso dei quali i giovani artisti potranno esibirsi all’aperto. La linea della “conservazione” prevale sull’innovazione e sullo spirito di coinvolgimento giovanile che avevano animato la proposta, forte anche di una petizione di numerosi artisti, tra cui PiottaFrancesco Gabbani, favorevoli fin dall’inizio all’iniziativa. Al posto di piazza Annibaliano viene inserito il Ponte della Musica, ma la decisione sa di beffa. Piazzale Aldo Moro, piazza Mancini, largo Passamonti, piazzale del Verano e piazza Ankara rimangono punti nevralgici del II Municipio dove, tempi tecnici permettendo, sarà concesso suonare a band e solisti. Ma del nostro quartiere non c’è traccia.

Il provvedimento
Piazza Annibaliano viene cancellata dal progetto in virtù di presunte criticità legate all’inquinamento acustico e alla sicurezza. La corrente del Pd che ha presentato gli emendamenti alla delibera, fa leva sulle segnalazioni di residenti che, alla luce dei recenti episodi di cronaca legati alla movida di zona, avrebbero fatto precisa richiesta di evitare che, all’interno del quartiere, venisse creata l’ennesima area, per così dire, “a rischio”. Ma l’approvazione di oggi non si è limitata soltanto a cancellare piazza Annibaliano, la cui “casella” è stata subito riempita con il Ponte della Musica. Tra gli emendamenti approvati c’è stato anche quello della riduzione di orario. Nel periodo invernale, i giovani potranno suonare dalle 10 alle 21, mentre in estate dalle 10 alle 22: in entrambi i casi, mai per più di tre ore e le aree non potranno mai essere concesse consecutivamente. Solo a piazzale del Verano si potrà suonare fino alla mezzanotte in qualsiasi stagione dell’anno. In più, lo spazio pubblico dato in concessione non dovrà superare i 15 mq, a fronte dei 30 previsti inizialmente.

Soddisfazione a metà in casa Pd
“Come si dice in questi casi, meglio di niente”, commenta a caldo Gianluca Bogino, presidente della commissione Politiche giovanili del II Municipio e promotore della proposta, soddisfatto solo a metà per l’esito di questa mattina. “Per come si erano messe le cose c’è stato il pericolo che non se ne facesse nulla nemmeno oggi – prosegue – ricordiamo che questa votazione si era svolta già altre quattro volte ed era sempre saltata per il mancato raggiungimento del numero legale (cioè dei voti all’interno della maggioranza Pd ndr)”. Rimane comunque un’occasione persa: “Assolutamente sì, perché piazza Annibaliano è uno dei centri nevralgici del quartiere e tagliarla fuori così è un’azione che, in un modo o nell’altro, penalizza i giovani che vivono o frequentano questa zona. Anche la riduzione degli orari ci fa un po’ storcere la bocca – conclude – perché leggendo i nomi delle piazze coinvolte ci si renderebbe conto di come si tratti di aree non abitate, quindi anche un ipotetico sforamento del limite previsto non avrebbe danneggiato nessuno”.

Soddisfatto, invece, a margine della votazione, Carlo Manfredi, capogruppo Pd in Consiglio. E’ lui ad aver letto gli emendamenti presentati in aula: “Piazza Annibaliano avrebbe rappresentato un problema per troppe persone, già messe duramente alla prova con le problematiche che la movida si porta dietro in questo quartiere. Abbiamo preferito localizzare gli spazi musicali in punti meno a rischio e, soprattutto, lontani dalle abitazioni”. Però, tra questi spazi, c’è comunque piazzale del Verano, dove non ci saranno palazzi nelle vicinanze, ma che è a ridosso di San Lorenzo, un altro quartiere dove i problemi di ordine pubblico non mancano: “L’abbiamo considerato però un luogo più ampio – spiega Manfredi – e di conseguenza più adatto ad ospitare eventi di questo tipo. L’importante, comunque, è che questo progetto parta: sarà una specie di progetto pilota che, se dovesse dare riscontri positivi in termini di sicurezza e inquinamento acustico, potrebbe essere anche modificato in corsa con il reintegro di piazza Annibaliano”.

Il taglio della piazza non piace all’opposizione
Anche l’opposizione ha dato il suo appoggio alla votazione di questa mattina, ma la scelta di eliminare piazza Annibaliano dagli spazi pubblici non è piaciuta. Sia Forza Italia che Fratelli d’Italia, quasi in coro, hanno considerato l’approvazione della delibera come “un contentino dato a qualcuno della maggioranza Pd, pur di partire con questo progetto”. Patrizio Di Tursi, vice presidente del Consiglio, incalza: “Sono stato io a calendarizzare la discussione per oggi, altrimenti chissà quanto ancora si sarebbe dovuto aspettare. Purtroppo, quanto avvenuto, conferma la tendenza che, già in precedenza e per questioni anche più importanti, si era ravvisata in questa città: meglio non fare le cose, piuttosto che impegnarsi a risolvere quei problemi che potrebbero ostacolarne la realizzazione. Oggi – conclude l’esponente di Forza Italia – il mio partito, insieme al resto dell’opposizione, ha dimostrato che spesso, al di là delle logiche degli schieramenti, devono prevalere il senso civico e la buona politica“. Sandra Bertucci, di Fratelli d’Italia, già in fase di discussione, aveva lamentato la mancanza di disponibilità della maggioranza a “intervenire per risolvere le problematiche del quartiere legate alla sicurezza. E’ un’occasione persa per molti giovani, e non, di vedere il proprio quartiere al centro di un progetto così innovativo. Il nostro appoggio c’è stato perché era importante approvare questa delibera – conclude – ma le motivazioni fornite per giustificare le modifiche apportate ci sono sembrate davvero fiacche“.

La battaglia prosegue
L’intenzione di portare la musica nel quartiere, però, non finisce qui. Gianluca Bogino, in previsione della Festa della Musica, l’iniziativa organizzata dal Mibact per il prossimo 21 giugno, ha richiesto alla presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, e all’assessore alle Politiche giovanili, Lucrezia Colmayer, che le aree per la festa siano le stesse proposte per gli spazi pubblici musicali, a eccezione di piazza Annibaliano. Al suo posto è stata proposta piazza Gimma. Ora non resta che attendere il parere del ministero.

LEGGI il testo della petizione degli artisti

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