Trieste-Salario | Articoli

Scuola, nuove proteste per gli studenti del quartiere

di Claudio Lollobrigida

Quella del 18 gennaio è stata un’altra mattinata di proteste e manifestazioni per gli studenti del Trieste-Salario e di tutta Roma. Proprio nel giorno fissato per il rientro a scuola nel Lazio, i liceali hanno ancora una volta contestato le decisioni del governo.

Avogadro

Distanziati e con mascherine sul volto, circa 100 ragazzi dell’Avogadro hanno organizzato un sit in in piazza Trasimeno. A spiegare i motivi della protesta è uno dei rappresentanti d’istituto, Federico Quacquarelli: Non ci sono le condizioni per tornare in classe in sicurezza. Noi vogliamo tornare a scuola ma non ci sentiamo tutelati dal governo, così come non viene tutelato il nostro diritto alla salute”.

Piazza Trasimeno

Tasso

C’erano anche i ragazzi dell’istituto del Trieste-Salario – compreso il Righi – a manifestare al Pantheon insieme a tanti altri provenienti da tutta Roma.

Il piano per il ritorno in aula ci è stato nuovamente calato dall’alto – spiega la rappresentate Agata Monni -. Non c’è stato nessun confronto con la comunità scolastica. Ci opponiamo a queste modalità che non sono sicure né sostenibili, così come rifiutiamo un eventuale ritorno alla didattica a distanza”.

E ancora: “Quello che chiediamo è un confronto con tutta la comunità scolastica: studenti, presidi, professori e collaboratori. Siamo noi e noi soltanto che possiamo dare un’impronta veritiera alle modalità di rientro in classe“.

Giulio Cesare

I rappresentati del “Giulio” fanno invece sapere che, almeno fino a giovedì 21 gennaio, andranno regolarmente a lezione senza scioperare a oltranza, dopo i tre giorni di sit in della scorsa settimana. Tuttavia, venerdì 22 gli studenti vorrebbero ottenere un piazza davanti al Miur e anche un colloquio con le istituzioni alla fine del presidio. Nel caso in cui queste richieste non venissero accolte, a quel punto verrebbe indetto un nuovo sciopero.


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