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L’esperto: “Ecco come moriranno tutti i pini del nostro quartiere”

di Daniele Galli

Bruno Santoro è un dottore forestale e collabora con il comitato Amici di via Plava. È lui a spiegare a RomaH24 la gravità del nuovo fenomeno che, entro due o tre anni, ucciderà tutti i pini di Roma: «Il parassita di nome cocciniglia punge la parte apicale dei rami e succhia la linfa, emettendo melata. Acqua e zucchero. Questa sostanza si deposita sulle foglie, sulle quali si formano dei funghi e quindi una patina nera che impedisce alla pianta di fotosintetizzare. Questi due effetti combinati fanno deperire l’albero. Che muore entro due o tre anni».

Non si sa come sia arrivata in Italia. «I primi avvistamenti risalgono a due anni fa. In Campania ha fatto tabula rasa dei pini di Posillipo. Purtroppo, la cocciniglia è un insetto difficile da combattere».

E perché? «In città – spiega Santoro – non è possibile fare delle irrorazioni dall’alto di qualsiasi sostanza. Una possibile soluzione è il trattamento per endoterapia. Iniezioni nel tronco. Non solo. La femmina depone centinaia di uova. E più le temperature sono elevate, più questo insetto si propaga».

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