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L’assessore Gisci: “Ho il Covid ma sto guarendo. Così gestiamo l’emergenza nelle scuole”
di Vincenzo CostabileEmanuele Gisci, assessore alle Politiche scolastiche del II Municipio, ha contratto il Covid-19 il 10 novembre, giorno in cui ha riscontrato i primi sintomi del virus.
Intervistato da RomaH24, ha raccontato la sua esperienza e ha spiegato le azioni che il Municipio sta mettendo in campo per cercare di limitare il contagio nelle scuole dei nostri quartieri.
“Stiamo lavorando in maniera molto intensa, creando una rete tra scuole, municipio e Asl”, afferma Gisci. “Ogni volta che si trovano delle situazioni di criticità, di casi positivi, di sospetti positivi, o comunque sia di situazioni che hanno bisogno di un approfondimento, con l’equipe dell’Asl Roma 1 del secondo distretto interveniamo”.
“Nel nostro Municipio”, continua l’assessore, “accade che classi vengono messe in quarantena, il tempo necessario per superare il rischio di contagio o di sviluppare un focolaio. A macchia di leopardo possiamo dire che in tutte le scuole del nostro territorio ci sono state situazioni di classi che sono state messe in quarantena”.
Per questo, è importante che venga garantita in modo efficiente la didattica a distanza: “Come Municipio facciamo da trait d’union tra scuole e Asl anche per facilitare le comunicazioni, le relazioni, i rapporti”, ha detto Gisci. “Abbiamo un ruolo di collegamento istituzionale per attraversare questa fase e arrivare al Natale nel miglior modo possibile”.
Assessore Gisci, come sta?
“Bene, bene. Sono in fase di guarigione. Sto molto meglio. Nei prossimi giorni andrò a fare il tampone di controllo per vedere se mi sono negativizzato. Sono ormai tre giorni che non ho sintomi, quindi diciamo che il virus l’ho sconfitto”.
Quando ha scoperto di aver contratto il virus?”
“Ho scoperto di avere il virus martedì 10 novembre, sono sorti i primi segnali. Fondamentalmente la febbre, che è l’unico sintomo che ho avuto. Il virus non mi ha attaccato le vie respiratorie, non mi ha fatto venire tosse. E anche per quanto riguarda la perdita del gusto e dell‘olfatto, che sono gli altri due sintomi del Covid, durante la mia malattia non si sono manifestati. Ho avuto anche il timore che il virus potesse espandersi sulle vie aeree e sui polmoni, ma fortunatamente non è successo. Ho seguito una terapia adeguata e con il passare dei giorni mi sono sentito sempre meglio”.
Come sta affrontando la quarantena?
“Per me è molto difficile, perché sono una persona molto attiva. Come si dice a Roma, non riesco mai a stare un minuto fermo. Oggi sono dieci giorni che sto chiuso nella mia camera da letto, perché con la mia compagna ci siamo dovuti isolare. Questa è la cosa più difficile: stare chiusi dentro una stanza”.
Ha ricevuto messaggi di solidarietà e vicinanza?
“È stato proprio l’affetto che mi hanno mostrato le persone care e anche quello di tutta la comunità scolastica e municipale a tirarmi su. Ho ricevuto davvero tantissimi messaggi di augurio e di sostegno che soprattutto nei giorni in cui la malattia era più forte, sono stati veramente importanti.
Sentire l’affetto così forte che proveniva dall’esterno mi ha aiutato veramente tanto. Anche i medici mi hanno detto che una cosa molto importante è l’atteggiamento emotivo. Come tu ti poni di fronte alla malattia, perché se ti abbatti, ti deprimi, è tutto più complicato. Invece io sin da subito mi sono imposto l’idea che avrei vinto io, che non avrebbe vinto lui”.
Riesce a lavorare in quarantena?
“Sì, assolutamente, in questi giorni ho continuato a lavorare da casa, anzi questo mi ha molto aiutato. Perché lavorando da casa rimani in contatto con l’esterno, anche se fisicamente non ci sei, però mentalmente vivi meglio il regime di quarantena”.
Infine, l’assessore ricorda un’iniziativa del Municipio: “Il 20 novembre, giorno della giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, abbiamo organizzato una iniziativa su piattaforma con le ludoteche del nostro Municipio. Stiamo poi organizzando per il 25 novembre la presentazione del libro “La violenza non è amore” perché è la giornata nazionale contro la violenza sulle donne. Abbiamo realizzato un libro con le scuole del territorio, con tutti quanti i lavori che hanno prodotto le studentesse e gli studenti del nostro municipio, a testimonianza di quanto bisogna fare ancora per tenere alta l’attenzione sul tema della violenza contro le donne”