Trieste-Salario | Articoli

Il quartiere che dice no alle ferie di agosto

di Antonio Tiso

C’è chi dice no alle ferie di Ferragosto. E poi, naturalmente, c’è chi non può spostarsi, pure se lo vorrebbe. Ma i primi, nel Trieste Salario, sono più di quanti si potrebbe immaginare. A questo gruppo appartengono soprattutto abitanti del quartiere tra i 30 e i 45 anni. Preferiscono allontanarsi in altri periodi dell’anno. Agosto è un mese di calma e va goduto perché restituisce una dimensione intima delle vie e delle piazze normalmente frenetiche. Diverso è per gli anziani. Le invalidità, dove presenti, pesano e in questi giorni, forse, un po’ di più. Le date a cavallo del 15 agosto, per molti di loro, sono da segnare in rosso sul calendario. Spesso rimangono da soli, i negozi chiudono, vengono a mancare i punti di riferimento della quotidianità e allora ecco che parte un meccanismo di resilienza, quanto meno tra le persone con cui RomaH24 ha parlato. Le passeggiate al parco diventano un momento per ritemprarsi al fresco, meglio se in compagnia. Poi, un po’ a sorpresa, ci sono lavoratori che preferiscono “stare sul pezzo”, quasi per una sorta di responsabilità, come i portieri, che temono di lasciare incustoditi i loro stabili in un periodo in cui potrebbero verificarsi dei furti. O i giornalai che con orgoglio ci hanno raccontato “che loro non mollano, perché un’edicola aperta sotto casa, ad agosto, fa piacere, specie ai più anziani”.

La generazione tra i 30 e i 45 anni

“È una pacchia, circoli bene, trovi posto senza problemi”. Valerio, barista a via Chiana, è entusiasta dello svuotamento del Trieste-Salario di questi giorni. “Diciamo la verità, il quartiere è come dovrebbe essere, calmo. Ci serve a rifiatare dalla frenesia dell’anno”. Anticipare le ferie a periodi di bassa stagione, per alcuni è una strategia. Jacopo, vigile del fuoco è di questo avviso: “Ad agosto il quartiere è più vivibile, non c’è caos. Preferisco andare in ferie in altri momenti dell’anno”.
C’è poi chi approfitta di questi giorni per lavorare senza affanno e approfittare delle iniziative offerte dal quartiere. “Mi piace molto il cinema di sera a Parco Nemorense – spiega Marisa, architetto di 43 anni -. Danno i film dell’ultima stagione. Poi amo passeggiare nei parchi, seguire eventi in altre zone della città, organizzare serate con amici, cene e uscite all’aria aperta”.

I lavoratori che non mollano
Enzo, portiere al civico 16 di via Sebino ha un forte senso di responsabilità: “Vado in vacanza in altri momenti, così come molti miei colleghi. I condòmini sono più sicuri se in un periodo ad alta densità di furti negli appartamenti, c’è qualcuno di fiducia nel palazzo. E poi alcuni mi chiedono di bagnargli le piante. No, non mi pesa restare qua ad agosto”.

Fabrizio, giornalaio storico a via Chiana, si prenderà un giorno dopo Ferragosto, ma per il resto non molla: “Almeno il 40% dei residenti qua sta in vacanza. Quelli che passano da me sono soprattutto anziani, ma sul presto. Alle 12 scatta il coprifuoco. Siamo rimasti aperti in tre a questo isolato: la gastronomia, il bar e io. Ma è giusto che qualcuno offra un servizio a chi rimane. Alle 13:30 però chiudo, sarebbe pericoloso tenere aperto nelle prime ore del pomeriggio, quando nelle strade si fa il deserto. Sarebbe come restare aperti a notte fonda. Non sai mai se qualche malintenzionato può venire a rubarti l’incasso. Io qui non ho una vetrina, sono alla mercé di tutti”.

Gli anziani

Ad agosto i parchi del Trieste-Salario sono una grande risorsa, specie per la terza età. Facilmente raggiungibili a piedi, diventano dépendance delle abitazioni. “Casa e parco. Parco e casa”, così Pierina, 84 anni racconta la sua quotidianità. Occhi azzurri, siede su una panchina all’ombra: “Siamo tutti amici qua. Ci vediamo due volte al giorno, al mattino col fresco e poi nel tardo pomeriggio. Durante il resto della giornata ognuno di noi spiccia i propri affari”.
Gabriella, 90 anni, passeggia a Villa Torlonia in compagnia della badante, Nina: “I miei figli vanno avanti e indietro dalle ferie, ma non ho problemi. Mi organizzo come se Ferragosto fosse un giorno qualsiasi. Anzi, mi preparo un bel piatto di tortelloni e poi gelato”.
Stefano è un nonno in forma, passa l’estate a Roma, e quando lo intervistiamo sta giocando col nipotino bilingue a Parco Nemorense: la figlia è sposata con un francese. Ha incamerato alla perfezione i consigli dei telegiornali su come affrontare questi giorni di agosto: “Come ci organizziamo?Passeggiate nelle ville alla ricerca del fresco. E poi acqua, frutta e verdura”.

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