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Fiume, perché la Rinascente si chiama così e chi la costruì

È l’edificio più conosciuto di piazza Fiume. È un’icona commerciale del quadrante di Porta Pia. Parliamo del grande edificio della Rinascente.

È un’opera nata dall’ingegno di due tra i più celebri architetti del Novecento: Franco Albini e Franca Helg “la Grande dama dell’architettura”. La sede di piazza Fiume fu inaugurata nel 1961, ma l’origine del nome risale a molti anni prima. Torniamo allora indietro nel tempo e spostiamoci un po’ più a nord. Siamo a Milano, nel 1917. Il nome “Rinascente” viene coniato dallo scrittore Gabriele D’Annunzio come simbolo di rinascita dei vecchi magazzini Bocconi, acquistati dall’imprenditore e senatore Giuseppe Cesare Borlotti.  È così che nasce la società denominata la “Rinascente”. Il 7 dicembre 1918 il primo grande magazzino apre al pubblico, nello stabile di piazza del Duomo a Milano.

Torniamo ora alla “nostra” Rinascente, quella di piazza Fiume: molto interessante èla storia che si cela dietro al progetto. In un quartiere borghese in crescita, ma con un’importante stratificazione archeologica sottostante, era necessario realizzare un palazzo che fosse sostenibile in termini di peso e sicurezza.

Per questo, gli architetti disegnarono i nuovi magazzini della Rinascente equilibrando gli elementi portanti con un nuovo concetto di architettura, fatta di acciaio, cemento, vetro e graniglia. Utilizzando colonne portanti in calcestruzzo, Albini ed Herg poterono così alleggerire gli altri elementi strutturali da vincoli statici, liberando le scale, lasciate a vista nell’ambiente.

Da allora, i magazzini di piazza Fiume divennero un punto di riferimento. Non solo per lo shopping romano, ma anche per chi si dava un appuntamento: “Dove ci vediamo?”, si chiedevano gli amici. “Alla Rinascente”. Un classico.

Era quello un periodo in cui nasceva un’Italia nuova, il boom economico diventava realtà, i ricordi della guerra erano alle spalle e la Rinascente contribuiva a creare una nuova moda per Roma. Il palazzo, lussuoso per quei tempi, era infatti specchio dei mutamenti di gusto e abitudine della città.

Sul sito della Rinascente è disponibile un’ampia cronistoria con immagini e approfondimenti sulla grande catena. 


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