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Excalibur, lo storico locale di piazza Vescovio riparte come pub “a domicilio”

di Dario Pettinelli

C’è una novità da piazza Vescovio: l’Excalibur Pub riapre, ma solo con le consegne a domicilio per ora. Andiamo per i 30 anni di presenza e servizio in zona: questo che è un pub importante non solo a Roma Nord, aprì nei giorni di Di Pietro, Tangentopoli… Sembra un secolo fa. Nel corso degli anni ha saputo superare tutte le crisi dell’era decadente, gli anni ’90, quando l’ottimismo reganiano, la Milano da Bere, le spalline e i capelli fonati venivano consegnati al passato. Ha superato anche la crisi del 2008 e seguenti, quando pensavamo di aver assistito ad un reset del mondo occidentale. A Roma si dice “robbetta”, in confronto al Covid-19.

Lockdown da 30 giorni suonati, smarrimento, incertezza, ricerca di punti fermi: questo è il presente, per il Paese come per i nostri quartieri. “Niente sarà più come prima” sembrava un monito da novelli Savonarola solo una decina di giorni fa, e invece no, sarà proprio così.

Cosa succede intorno a noi, nel nostro vicinato? Su chi possiamo contare, già oggi? Per cibo e birra l’Excalibur c’è. Abbiamo incontrato i fratelli Curzi, Gianluca, Roberto e Giada. Questa è la nostra intervista, sotto l’attento controllo di mamma Rosa col mattarello in mano.

Giada Curzi

Fratelli Curzi, voi gestite un pub storico, noto in tutta la città. A un mese dalla chiusura generale, causa Covid-19, riaprite, lanciando il “pub-delivery”, tutto ciò che c’è al pub ma a domicilio: è una scelta di attacco o di difesa?

“Sicuramente di difesa. Per noi il pub è stare insieme con gli amici, fare nuove conoscenze oltre che bere nel miglior modo possibile. Ma dopo più di un mese di chiusura, bisognava ripartire in qualche modo o si rischiava di non farlo più. Speriamo però di trasformare la difesa in un bel contrattacco che ci lanci in un futuro radioso”.

Comune, Regione, governo, voi siete in prima linea: chi c’è e chi manca?

“Ci siamo sentiti abbandonati dalle nostre autorità. Siamo stati obbligati a chiudere non per colpa nostra ma le istituzioni non ci sono state molto di supporto. Certo, qualcosina è stato fatto con delle sospensioni di pagamenti (che prima o poi arriveranno), con il piccolo bonus di 600 euro e in futuro la possibilità di accedere a crediti garantiti (speriamo ci sia conferma). Da quello che si legge, con gli ultimi decreti si dovrebbe fare di più. Attendiamo con ottimismo”.

Gianluca Curzi

Avete molti seguaci: a parte il generico “non vedo l’ora che riapriate”, cosa dice, cosa pensa, cosa chiede il vostro popolo?

“I nostri clienti sono anche nostri cari amici. Sono al nostro fianco in questo momento difficile. Ci supportano in molti modi. Presto torneremo a brindare insieme”.

Il menu del pub-delivery quanto è diverso da quello di un mese fa?

“È un menù ridotto rispetto a quello che proponiamo solitamente. Abbiamo per lo più inserito i nostri cavalli da battaglia. Non possiamo inserire troppi “piatti” o non saremmo in grado di essere rapidi nelle consegne”.

Cosa vi hanno ordinato i primi giorni dopo un mese di assenza? Cosa “tira” di più a domicilio?

“A pranzo la lasagna di mamma Rosa l’ha fatta da padrona. A cena il nostro classico panino “Baraldi”, che è poi il piatto più apprezzato anche nel lavoro classico”.

Mamma Rosa

I vostri fornitori abituali di birra e alimenti vi sono venuti incontro?

“Sì, hanno tutti capito il momento. La collaborazione con i nostri partners non viene mai meno”.

Come vi siete organizzati per le consegne? Le piattaforme note chiedono il 35% dell’ordine…

“Per ora niente piattaforme. Si riparte in famiglia, come sempre”.

Quando sarà tutto finto, pensate di mantenere questo servizio o è solo per adesso?

“Non credo che la fine dell’emergenza si chiuda con il ritorno alla normalità. Le conseguenze di questa quarantena andranno avanti per mesi. Credo che continueremo con le consegne a domicilio anche dopo”.

Quanto costa la consegna al cliente?

“Lavorando solo fra noi, in famiglia, non abbiamo eccessive spese. Ci sono i costi per i contenitori dei cibi, le spese sanitarie anti-Covid e le spese per il carburante dei mezzi. Sopportabili”.

Quali sono le zone che potete servire?

“Quartiere Trieste-Salario, Parioli, Conca d’oro, Val Melania, Montesacro. Ma se si ha un po’ di pazienza, arriviamo anche più lontano”.

In quanto tempo vi impegnate a consegnare l’ordine?

“Cerchiamo di dividere le consegne per orario, in modo di arrivare ovunque puntuali. Per questo consigliamo di chiamare con un po’ di anticipo”.

Birre in bottiglia da 33cl ma anche Guinness: come proponete la regina delle birre?

“Rigorosamente alla spina ma purtroppo non possiamo portarla in pinta. Ci siamo organizzati con bottiglie da riempire con il prezioso nettare”.

Roberto Curzi

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Excalibur Pub a domicilio:

dalle 12 alle 14,30 e dalle 19 alle 22.

Prenotazioni e ordini:

Facebook “Excalibur Pub”,

oppure per telefono e WhatsApp ai numeri 335.1988.698 o 392.9202.341; o anche al fisso 06.86.211.008


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