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Debora, la ragazza dagli occhi celesti che sorrideva sempre

di Federica Capati

Debora aveva gli occhi celesti e un viso gentile. Nelle foto sorride sempre. E quel sorriso non la lasciava mai, nemmeno nella vita di tutti i giorni. Debora a 28 anni è rimasta uccisa in un terribile incidente stradale. Le dinamiche sono ancora da accertare, se ne stanno occupando gli inquirenti. I testimoni parlano di un impatto fortissimo. Parlano di una Lancia Lybra che non ha rispettato uno stop e che l’ha presa in pieno. Parlano di Debora che è apparsa da subito gravissima, portata in codice rosso al Policlinico Gemelli. Una notte di attesa e speranza per la famiglia. All’alba di venerdì Debora non c’era più.

Debora lavorava alla “tavola calda Funari”, su via Tripoli al civico 135. I genitori Carlo e Laura le avevano affidato da qualche tempo l’attività di famiglia, vicino alla loro tabaccheria. Volevano darle la possibilità di mettere via qualche soldo, di iniziare ad essere indipendente. “Arrivava qui molto presto e prima delle nove e mezzo non andava via” racconta Filly, la proprietaria del negozio di abbigliamento dall’altro lato della strada. Quel giorno, quel maledetto giovedì Debora è andata via presto. Alle 20 stava già su via Battistini nella sua Fiat 500, pronta a tornare a casa dal suo fidanzato. Un fidanzato che lavorava con lei e con cui stava insieme da due anni. Erano andati a convivere da qualche mese, più innamorati che mai. Lo confermano le foto sui social, dove stanno sempre abbracciati, felici.

La felicità sembra una caratteristica di Debora. Gli amici, i residenti e i negozianti di via Tripoli parlano di lei come una ragazza solare e spensierata.“Sembra la classica frase fatta, che si dice sempre quando viene a mancare una persona giovane – racconta Filly commossa – ma davvero quella ragazza la vedevo sorridere ogni giorno. L’ho vista crescere, diventare una donna. Le ho fatto il vestito per i 18 anni. Celeste come piaceva a lei”. E come i suoi occhi. L’angelo del quartiere Trieste si potrebbe dire. Questo angelo il suo miracolo l’ha già fatto, attraverso i suoi genitori. Carlo e Laura hanno deciso di donare gli organi di Debora. “Se avessi potuto scegliere tu siamo sicuri che lo avresti fatto” scrive Carlo sul suo profilo Facebook. Grazie a questo gesto sono state salvate cinque persone. E Debora vivrà in ognuno di esse.

Una scelta quella di donare gli organi che nel 2017 ha visto una crescita sorprendente rispetto agli scorsi anni. Ben 1740 persone tra viventi e deceduti hanno donato gli organi. Un aumento che ha portato a benefici come la riduzione delle liste dei pazienti in attesa e il calo delle opposizioni alla donazione. Domani, mercoledì 6 giugno, alle 11.30 i funerali nella parrocchia di San Fedele martire, a Pietralata. Lì Debora e suo fratello sono stati battezzati da piccoli. Una chiesa a cui è legata Laura, la mamma.

Carlo con un altro post su Facebook scrive che loro saranno vestiti tutti “a festa”. Niente abiti scuri, ma colori allegri.

“Noi non spenderemo in fiori, ma all’entrata della chiesa ci sarà un offertorio dove raccoglieremo donazioni per un orfanotrofio che sceglieremo”, prosegue Carlo, sui social. Debora amava i bambini e questa è un’altra dimostrazione di come tutta la sua famiglia continui a portare avanti il grande senso di altruismo che la contraddistingueva. Una ragazza speciale. Questo era Debora, quella ventottenne di via Tripoli che sapeva regalare un sorriso a tutti.

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