30 Ottobre 2021 - 7:28 . Coppedè . Cronaca

Zona 30 a piazza Mincio, i Giovani Democratici: “Così risolviamo un duplice problema”

Fontana delle Rane
Fontana delle Rane

Il progetto di pedonalizzazione di piazza Mincio è ancora un tema caldo nel dibattito pubblico e politico. Francesca Del Bello, rieletta alla presidenza del II Municipio, ha messo la realizzazione di quest’opera tra le priorità del suo programma. Un intervento ancora da studiare nel dettaglio, ma necessario per salvaguardare il patrimonio storico-artistico del salotto di Coppedè e dintorni.

L’iniziativa nasce da lontano e già nel 2018 ci furono le prove tecniche di una domenica senza macchine nella zona. Federica Serratore, consigliera eletta al II Municipio con i ‘Giovani Democratici’, fa il punto sulla vicenda a Roma H24: “Il cambio di viabilità è un tema a noi vicino, tanto che ha avuto molto spazio nel nostro programma elettorale. L’istituzione di pedonalizzazioni o di zone 30 rappresenta lo strumento migliore per dare nuova vita al territorio. Pensiamo a piazza Mincio, ma anche a piazza Caprera e a piazza Alessandria”.

La consigliera si concentra poi su piazza Mincio: “Per Coppedè, come Giovani Democratici, avevamo proposto una zona 30 con l’obiettivo di ridurre sia l’inquinamento acustico che favorire maggiore sicurezza agli studenti del vicino liceo Avogadro”. Poi aggiunge: “Il valore architettonico della zona è fuori discussione e va valorizzato. Non si può ridurlo a semplice parcheggio per le auto”.

Il piano è stato già approvato dalla scorsa amministrazione e ora aspetta di essere portato avanti. Thomas Osborn, segretario dei ‘Giovani Democratici’, aggiunge ulteriori dettagli: “L’idea c’è, il progetto no. Bisogna proseguire con un percorso partecipativo che coinvolga anche i residenti e i commercianti. I marciapiedi non esistono e le strade di Coppedè sono invase dal traffico e spesso da parcheggi in doppia fila”.

Fontana delle Rane

I Giovani Democratici portano quindi avanti l’idea di una zona 30 a piazza Mincio con il duplice obiettivo di salvaguardare il patrimonio artistico della piazza e garantire sicurezza agli studenti delle scuole della zona. “La pedonalizzazione – aggiunge Osborn – è un passo ancora più grande ed andrebbe sperimentato”.

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