9 Ottobre 2020 - 15:12 . Trieste-Salario . Personaggi

Zero Assoluto, così al celebre duo del quartiere è tornata la voglia di fare musica

Gli Zero Assoluto, il gruppo musicale pop italiano formato da Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci, cresciuti nel Trieste-Salario
Gli Zero Assoluto, il gruppo musicale pop italiano formato da Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci, cresciuti nel Trieste-Salario

Dopo una campagna pubblicitaria a Milano e Roma, Gazzelle è da diversi giorni nelle maggiori radio con il nuovo singolo “Destri”, che anticipa l’uscita del terzo album del cantautore. L’artista però, in una intervista, è tornato soprattutto su una speciale collaborazione avuta in estate con gli Zero Assoluto. Per il duo composto dagli artisti del nostro quartiere Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi, “Fuori Noi” è stato il ritorno sulle scena musicale dopo anni di silenzio.

Proprio Gazzelle ha sottolineato l’importanza degli Zero Assoluto per la sua carriera. E non è il primo ad averlo fatto. Dai Thegiornalisti a Calcutta, fino ad arrivare agli Psicologi: l’indie pop in chiave italiana si è sviluppato proprio sull’onda del successo di Thomas e Matteo. Da “Semplicemente” a “Grazie”, passando per “Svegliarsi la mattina” e “Per dimenticare”: il duo ha anticipato lo stile, i temi e il linguaggio della nuova generazione, spianando di fatto la strada a gran parte degli esponenti della nuova scena, da Carl Brave e Franco126 a Coez, passando per lo stesso Gazzelle.

Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci, legati in maniera importante al Trieste-Salario. Da qui è partito il loro successo

E in una intervista a Rockol lo ricordano: “È bello quando viene riconosciuto che il nostro cantautorato intimista ha anticipato i tempi e Flavio (è il vero nome di Gazzelle, ndr) è stato uno dei primi a farlo pubblicamente. Ci contattò su Instagram due anni fa, quando non era ancora affermatissimo. Pazienza se alcuni storcono il naso quando vengono accostati a noi, per snobismo. La verità è che gran parte degli esponenti della nuova scena deve molto agli Zero Assoluto. Il nostro modo di scrivere, minimalista e romantico, rispecchiava lo stato d’animo dei ragazzi dell’epoca, che avevano smesso di ascoltare il pop d’alta classifica perché avevano smesso di ritrovarsi nei testi di quelle canzoni, pieni di luoghi comuni. Un po’ come è successo prima dell’avvento di questa nuova scena, che di fatto ha portato una ventata d’aria fresca nel pop italiano”.

E confessano: “All’epoca le critiche non furono poche. Molti ci prendevano in giro: ‘Fate le canzoni per i film di Moccia’. ‘Beh, che male c’è?’, rispondevamo noi, che pensavamo solo a scrivere pezzi onesti e non consideravamo Moccia certo un regista di serie b. Il tempo ha dato torto agli haters e ragione a noi: i suoi film oggi sono considerati cult, come i nostri dischi. E il filone leggero che strizza l’occhio al mondo teen sta finalmente ritornando, seppur sotto altre modalità. Ed è stato proprio l’amore che abbiamo sentito da parte di diversi talenti emergenti di oggi, che ci è arrivato addosso come uno tsunami, a rimettere in circolo la nostra voglia di fare musica e di tornare sulle scene“.

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