13 Aprile 2022 - 7:28 . Trieste-Salario . Cronaca
Vivere nel quartiere da studente fuori sede: università al top, ma gli affitti (a volte) sono cari
di Marco Barbaliscia
Il territorio del II Municipio è sempre più frequentato ed abitato da studenti e ragazzi universitari. Un dato che è diretta conseguenza del fatto che, nei nostri quartieri, si trovano due degli atenei più importanti a livello nazionale ed internazionale: la Luiss Guido Carli e La Sapienza. L’università privata ha due sedi nel Trieste-Salario (viale Pola, via Parenzo) e una nel quartiere Parioli (viale Romania).
Entrambi gli atenei sono in crescita e l’alto livello dei corsi di laurea portati avanti è testimoniato da recenti studi. Il QS World University Rankings ha infatti reso pubblica una classifica per materie che ha posto in primissimo piano le università del nostro territorio. La Sapienza – si legge nel report – si è confermata al primo posto in “Classics and Ancient History”, con il punteggio di 99.2, aumentato rispetto allo scorso anno, in cui lo score era 96,9.
Ma non finisce qui. La Sapienza ha rafforzato in modo netto la propria posizione in tutte e cinque le aree tematiche in cui è articolato il ranking, ottenendo in due di queste il primato a livello nazionale e collocandosi nella Top 100 mondiale in venti materie.
Risultati analoghi sono stati ottenuti anche dalla Luiss. L’università privata è nella Top 25 mondiale nel corso di laurea di ‘Scienze Politiche’ e nella Top 100 nelle materie sociali (Giurisprudenza, Economia, Scienze Politiche). La Luiss si è inoltre classificata al primo posto in Italia per gli studi politici ed internazionali e terza nel corso di Giurisprudenza e Business Management.
Numeri importanti che certificano il livello dei corsi di laurea proposti dai due atenei e che porteranno, probabilmente, a un aumento delle immatricolazioni. Un trend confermato dai fatti: “Nel 2021 abbiamo registrato un incremento del 16% complessivo (Triennale, Magistrale) delle immatricolazioni rispetto al 2020”, fa sapere la Luiss a Roma H24. E ancora: “Per quanto riguarda le lauree triennali, poi, si è riscontrato un aumento del 35% delle domande di ammissione dall’estero”.
Studenti universitari nel quartiere: il punto sugli affitti
Più immatricolazioni significa più studenti, molti dei quali fuori sede. Ma come vivono i ragazzi e le ragazze in arrivo da tutt’Italia e dall’estero nel nostro quartiere? Il primo tema riguarda gli affitti. Le agenzie immobiliari presenti sul territorio gestiscono uniformemente il mercato con un prezzo che oscilla tra i 400 e i 700 euro al mese. “Una stanza nell’Africano costa tra i 400 e i 500 euro”, afferma la ‘Grimaldi Immobiliare‘ con sede in Salita di Poggio S. Lorenzo 16. La differenza di costo dipende dalla posizione della casa: il prezzo sale vicino alle stazioni della metropolitana e nella zona Trieste si spende di più che all’Africano”.
Cifre e concetti confermati anche da ‘Malerba Immobiliare‘, sita in via del Giuba: “La spesa media oscilla intorno ai 500 euro per una stanza”, dice il titolare Pietro Malerba a Roma H24. “Questo è il costo per una stanza in un appartamento dove ci sono altri ragazzi e con i quali bisogna condividere bagno e cucina”. Le richieste di affitto nel quartiere arrivano soprattutto da studenti Luiss che, nella maggior parte dei casi, cercano monolocali: “La media di spesa è di 600 euro per una casa composta da salone con divano letto, cucinotto e bagno”, dice Pietro.
Poi specifica: “I prezzi però salgono di circa il 10% se, dall’Africano, ci si sposta verso corso Trieste. Recentemente ho affittato un monolocale piano terra a via di Santa Costanza a 750 euro al mese, mentre a via di Priscilla lo stesso appartamento si lascia a 600 euro. La differenza la fa anche la prossimità all’università Luiss. La camera, invece, sta sui 550 euro (più condominio) in un appartamento da dividere almeno con altre due persone”.
Il trend, però, sta cambiando, e negli ultimi anni si è riscontrato un nuovo fenomeno: “Capita sempre più spesso che molti genitori decidano di comprare una casa al figlio che viene a studiare nel quartiere”, dice Pietro. “Questo si verifica quando, magari, ci sono fratelli che poi possono averne bisogno in futuro. Cinque anni per uno, cinque per l’altro, fanno dieci, senza considerare che anche i genitori usufruiscono di un punto d’appoggio a pochi chilometri dal centro di Roma e possono poi investire sull’immobile. Il mercato ora è più basso e si compra anche meglio”.
Emanuele Oddi, titolare dell’agenzia immobiliare ‘App Casa’ in viale Eritrea 30, fa poi un punto sul mercato delle case nel quartiere: “Da noi arrivano domande soprattutto da studenti Luiss”, dice a Roma H24. “La richiesta è soprattutto per monolocali e stanze singole, più raramente affittiamo stanze con doppi letti. La discriminante sul prezzo, oltre che la vicinanza all’ateneo la fa anche il bagno se è privato o condiviso con un range che varia tra i 500 e i 600 euro al mese. Chi chiede in affitto l’intero appartamento spende invece circa 1500 euro al mese”.
L’opinione degli studenti fuori sede
Vivere nel quartiere ha un costo non indifferente per gli studenti fuori sede, ma il gioco vale la candela. È questa l’opinione di Marta, studentessa di Giurisprudenza alla Luiss e in affitto in un appartamento in viale Eritrea: “Sono di Napoli e qui a Roma condivido la casa con altre due ragazze della mia facoltà”, racconta a Roma H24. La casa è composta da tre stanze separate più bagno e cucina in comune: “L’affitto è di 450 euro al mese a persona escluse le spese come le bollette o il Wi-Fi”.
La situazione soddisfa Marta che in passato ha avuto esperienze più costose: “Prima di venire qui avevo preso una stanza in via di Santa Costanza e pagavo circa cento euro in più. Adesso mi trovo bene e ho trovato un quartiere dove ci sono tutte le comodità vicino. Vado all’università a piedi, ci sono supermercati, locali, fast food, cinema e locali: i soldi si spendono, ma i servizi non mancano”.
Meno contento è Jacopo, studente pugliese alla Luiss: “Condivido l’appartamento con un altro inquilino in corso Trieste e paghiamo 1300 euro complessivi”, dice a Roma H24. “Un mio amico si è invece sistemato in un monolocale vicino l’università che gli costa 700 euro al mese”. Poi chiude: “I prezzi sono alti, mi aspettavo di pagare meno. Sono fortunato che mi sposto quasi sempre a piedi, ma il trasporto pubblico è carente e gli affitti non tengono conto di molte criticità presenti nel quartiere”.
Gli studenti universitari al centro: i servizi disposti dal Municipio
Il tema degli studenti fuori sede nel quartiere è sotto l’attenzione dell’amministrazione locale. Gianluca Bogino, assessore alle Politiche Sociali e Giovanili del II Municipio ne dà conferma a Roma H24: “Stiamo organizzando un materiale di accoglienza per gli studenti che arrivano a Roma da altre città”.
Poi chiude: “L’idea è quella di mettere a disposizione una mappa completa che fornisca orari e informazioni rispetto ai servizi pubblici come il trasporto. Inoltre abbiamo approvato un atto politico in sostegno ad una campagna nazionale dal nome ‘Voto dove vivo’. L’obiettivo è quello di far nascere una legge per fare votare gli studenti fuori sede nella città in cui studiano, senza costringerli a spese esose per rientrare a casa”.