Una riqualificazione completa, evidentemente, è impossibile da ottenere. Villa Torlonia è un parco dai due volti: bello e curato quello a ridosso del Casino Nobile (di cui sono state restaurate le parti del tetto danneggiate), brutto, sporco e abbandonato quello dell’area verde, dove alberi, rami e rifiuti continuano ad invadere panchine e vialetti. Ma andiamo per ordine.

Per mesi i nastri rossi avevano circondato il museo di Villa Torlonia all’altezza del colonnato laterale, alla sinistra dell’ingresso della biglietteria. Il passaggio era chiuso per motivi di sicurezza. Dopo la nevicata del 26 febbraio si erano staccati pezzi di cornicione, a causa delle infiltrazioni di umidità. Ora che l’intervento di restauro è stato eseguito, l’edificio è tornato a mostrarsi in tutta la sua bellezza.

L’area verde continua a essere la ferita che più tarda a rimarginarsi. Dai cestini colmi di rifiuti all’entrata del parco, alle cataste di alberi sparse a ogni angolo, tutto è ancora come lo scorso 17 luglio, quando il nubifragio diede il colpo di grazia alla già precaria condizione di tante piante qui presenti. E poi fontane spente, acqua stagnante dove brulicano le zanzare, erba incolta e quei nastri bianchi e rossi che ormai sono parte integrante del panorama di fin troppe zone del nostro quartiere.