5 Marzo 2022 - 7:02 . Trieste . Cultura

Villa Leopardi, la biblioteca si rinnova: dal Comune i fondi per la riqualificazione strutturale

La biblioteca di Villa Leopardi
La biblioteca di Villa Leopardi

Un progetto per rinnovare e riqualificare le Biblioteche di Roma Capitale e creare nuove strutture per ampliare l’offerta culturale in città. Nella giornata di venerdì 4 marzo la Giunta del Campidoglio ha approvato la proposta per il via libera al piano integrato per i nuovi poli civici.

Un’idea portata avanti da Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma e che prevede, attraverso l’utilizzo di 50 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), anche la riqualificazione strutturale, energetica e digitale di biblioteche presenti sul territorio della capitale.

Tra le strutture evidenziate ed inserite nel progetto di riqualificazione c’è anche una biblioteca del nostro quartiere. Il riferimento è alla Biblioteca di Villa Leopardi, sita all’interno dell’omonima villa in via Makallé 1. La sede usufruirà di una parte dei 17,5 milioni di euro destinati all’adeguamento strutturale e impiantistico, comprensivo anche di efficientamento energetico.

Un piano per le biblioteche di Roma

“Avvicinare i servizi al cittadino è il punto di partenza per rendere i quartieri più inclusivi, per porre le basi della nostra idea di rapporto tra persone e territorio”, ha spiegato Roberto Gualtieri. Poi ancora: “Le strategie di rigenerazione urbana sono uno dei pilastri per il consolidamento della comunità e per realizzare la città di domani” ha concluso il sindaco.

Miguel Gotor ha poi precisato: “I trenta progetti presentati oggi, tra i 21 di ampliamento e riqualificazione e i 9 di creazione ex novo sono gli apripista della nostra azione di ampliamento e trasformazione dell’offerta culturale cittadina che ci porterà tra cinque anni ad avere una rete estesa di luoghi di approfondimento culturale”.

In definitiva – ha chiuso l’assessore – è iniziato il lavoro per la creazione di una forte rete degli ‘hub di riduzione delle disuguaglianze sociali’ dove tutti si possano ritrovare e sentire a casa”.