24 Novembre 2021 - 7:24 . Trieste-Salario . Ambiente
Villa Ada, nuovi lecci al Casale della Finanziera. Fabiano: “Presto interventi sui camminamenti”
di Marco Barbaliscia
L’autunno è il periodo ideale per la piantumazione di nuovi alberi. Le prime piogge e le temperature non ancora rigide stanno creando una situazione perfetta per le installazioni di fiori e piante. Il territorio del II Municipio, ricco di aree verdi e parchi, non è stato trascurato. Nella giornata di lunedì 22 novembre, infatti, il Servizio Giardini di Roma Capitale ha piantato 14 lecci a Villa Ada.
“Una buona notizia, incoraggiante per sperare in un cambio di passo del Campidoglio nei confronti dei parchi e delle ville storiche”. Così commenta su Facebook ‘Osservatorio Sherwood’, associazione ambientalista dedita alla cura di Villa Ada e che nei giorni scorsi aveva inoltrato una mail all’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, per ribadire le priorità d’intervento nel parco.
I 14 lecci vanno così a rinforzare il patrimonio arboreo di Villa Ada: “E’ un intervento che fa parte del progetto di ripopolamento e sostituzione delle piante abbattute, cadute o morte”, spiega Rino Fabiano, assessore all’Ambiente del II Municipio. “Dopo i primi 120 alberi, continua il lavoro di piantumazioni su Villa Ada”, precisa a Roma H24.
I prossimi interventi
Poi aggiunge: “Nella giornata di lunedì 22 novembre sono stati piantati 14 lecci nella zona del Casale della Finanziera e 5 sughere al laghetto piccolo. I lavori, però, non finiscono qui. L’Ufficio ‘Grandi Alberate’ ha programmato il ripopolamento delle ville storiche e nel II Municipio ne abbiamo dieci: tutti gli interventi avverranno sotto l’occhio attento del Som (Servizi Operativi Municipali) che ha sede proprio in Villa Ada”.
L’assessore Fabiano, la scorsa settimana, era stato personalmente in visita a Villa Ada: “La parte vicina all’ingresso di via Salaria è in ottime condizioni. Siepi, piante, alberate e cespugli sono stati sistemati. I camminamenti verso il laghetto grande hanno bisogno d’interventi e sono in programmazione. La zona più complessa resta il boschetto verso Monte Antenne. Serve attenzione ma gli agronomi hanno già un quadro della situazione e presto si inizierà a lavorare anche lì”.
