2 Luglio 2019 - 13:07 . Salario . Cronaca

Villa Ada, non c’è pace per la targa dedicata a Giulio Regeni. Ecco cosa è accaduto

È stata rimossa per l’ennesima volta la targa all’ingresso di Villa Ada dedicata a Giulio Regeni, giovane ricercatore italiano torturato e ucciso vicino al Cairo il 3 febbraio 2016. Accade negli stessi giorni in cui il neoeletto sindaco di Sassuolo, il leghista Gian Francesco Menani, ha fatto rimuovere lo striscione giallo di Amnesty International con scritto “Verità per Giulio Regeni” che era esposto sulla facciata del palazzo del Comune. Due giorni prima, lo stesso striscione era stato tolto dal palazzo della regione Friuli Venezia Giulia, per scelta del presidente della regione, il leghista Massimiliano Fedriga.

“Piazza Giulio Regeni. Portatore di pace”. C’era scritto questo sul cartello affisso in via Salaria 267. Un’iniziativa avviata, presumibilmente, da attivisti per i diritti umani come forma di protesta nei confronti dell’ambasciata d’Egitto che ha sede nel parco.

Ma facciamo un passo indietro. La prima intitolazione a Regeni documentata risale al 6 febbraio 2018. Da allora, erano apparse delle targhe simboliche davanti alla sede diplomatica egiziana. Periodicamente, durante la notte, c’è chi colloca all’entrata di Villa Ada un cartello con le scritte “piazza Giulio Regeni” o “largo Giulio Regeni”, in attesa di scoprire la verità sulla sua morte.

Ogni volta, però, le targhe vengono rimosse, strappate o imbrattate. E questa volta non soltanto nel nostro quartiere.

LEGGI lo speciale (a cura di Antonio Tiso)