28 Agosto 2019 - 18:48 . Trieste-Salario . Cultura
Villa Ada, così il quartiere omaggia Mafalda di Savoia
Per un pomeriggio, Villa Ada è tornata indietro nel tempo. Al 28 agosto 1944, quando Mafalda di Savoia morì a 42 anni nel lager di Buchenwald, dove fu deportata dai nazisti in quanto alleata degli attivisti antifascisti.
Per ricordarla, i volontari di Osservatorio Sherwood – associazione che si batte per il decoro di Villa Ada – si sono ritrovati alle porte del parco, proprio nella strada dedicata alla memoria di Mafalda.
All’ombra di Villa Polissena, dove la principessa, figlia di Vittorio Emanuele III e di Elena di Montenegro, visse con Filippo d’Assia Kassel, i presenti hanno ascoltato alcune letture dal libro “Il lampadario di cristallo”, scritto da Enrico D’Assia, secondogenito di Mafalda.
Al termine della piccola cerimonia, sono state posate tre rose a decoro del busto a lei dedicato. E così, in questo pomeriggio di fine estate, il suo ricordo è tornato a rivivere nel quartiere, grazie a quelle pagine e a quelle parole che hanno dato forma alla triste storia di Mafalda.