20 Settembre 2018 - 10:40 . Salario . Cronaca

Villa Ada, cane azzanna bambino. La madre: “Il padrone è scappato, lo denunceremo”

Aggredito da un pastore tedesco (nella foto, un esemplare) mentre andava in bicicletta nell’area giochi di Villa Ada. È successo sabato intorno alle 12.30 a Luca, un bambino di 11 anni che si trovava nel parco con il padre Stefano, e il fratellino di 7 anni. “Luca stava andando in bici vicino alle altalene e agli scivoli nella parte bassa della Villa – racconta a RomaH24 Maria Luisa Grippo, la mamma del ragazzino – quando all’improvviso è sbucato questo grosso cane che si trascinava dietro il guinzaglio. L’animale ha inseguito mio figlio e gli è saltato addosso“.

Il ragazzo, un po’ per lo spavento e un po’ per la forza del cane, non è riuscito a rimanere in sella alla bicicletta ed è caduto a terra. “A quel punto, il cane ha iniziato ad azzannarlo. Luca è riuscito a schivare i primi morsi. Poi è spuntato il padrone, che non è riuscito a tirare via l’animale. Alla fine, davanti al proprietario, il cane ha azzannato mio figlio sul braccio, ferendolo e strappandogli la maglietta”. Un grosso buco e tanto spavento per Luca. Ma soprattutto tanta rabbia da parte dei suoi genitori.

“Dopo aver visto la scena il padrone del cane, un uomo sulla cinquantina, è scappato. Prima di sparire ha detto che ci avrebbe ridato i soldi per la maglietta. Come se fosse stato quello il problema. Mio figlio sanguinava”. I genitori hanno portato immediatamente Luca al pronto soccorso. “I medici non hanno ritenuto necessario mettere i punti perché vogliono accertarsi che non ci sia alcuna infezione – spiega Maria Luisa – una volta finite le medicazioni ci hanno mandato al centro profilassi. Il dottore ha detto che fare la puntura antirabbica è pericoloso per un bambino. Per questo stiamo cercando di rintracciare il proprietario. Se il cane dovesse essere sano, vorrei risparmiare il tormento di sei iniezioni a mio figlio”.

Nonostante Maria Luisa e Stefano siano tornati a Villa Ada per cercare l’uomo, di lui non c’è traccia e nessuno sembra conoscerlo. “In ogni caso, sporgeremo denuncia – sottolinea la signora – perché un comportamento del genere non è accettabile”.

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