Sampietrini addio. Avanzano i lavori per il rifacimento della strada a viale Somalia. La rimozione degli storici blocchetti della pavimentazione è terminata sul lato destro della strada, a partire da largo Forano fino a via Salaria. A breve gli operai si sposteranno sul lato sinistro e completeranno l’intervento.

Contestualmente all’intervento, è in corso anche la potatura degli alberi che costeggiano il tratto interessato. Due di questi, considerati malati, sono stati abbattuti.

Il progetto – su coordinamento del Dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana di Roma Capitale –  durerà complessivamente 40 giorni a partire dall’avvio del cantiere, avvenuto il 13 settembre.

La rimozione è stata decisa proprio dal Campidoglio, secondo cui gli storici mattoncini non erano giudicati più idonei, almeno in questa parte di strada in pendenza. “Numerosi gli incidenti in caso di pioggia, a causa della pavimentazione ormai liscia. In aggiunta molti residenti avevano inoltrato degli esposti al Comune, lamentandosi per le vibrazioni dovute alle deformazioni della strada”. Queste le spiegazioni degli addetti ai lavori sul cantiere.

L’intervento fa parte di un progetto più ampio di rimozione dei sampietrini nella Capitale, sempre per motivi di sicurezza. Tra le altre strade interessate c’è anche via IV Novembre, a pochi passi da piazza Venezia. E prossimamente toccherà anche a via Nazionale.

E proprio riguardo a questo tema, negli scorsi giorni il Corriere della Sera ha parlato di una curiosa compravendita. Quella di sampietrini antichi di Roma. Sul web è infatti molto facile imbattersi in annunci del tipo “Sampietrini di basalto originali di antico centro storico per lastricati, viali, piazze, un euro al pezzo, disponibilità un centinaio“, oppure “Vendesi a euro 0.50 l’uno 400 mq di bellissimi sampietrini in basalto, originali di antico centro storico, misura 12X12, prezzo trattabile”. Con tanto di foto dimostrative.

Offerte esplicite, comprensive di numeri di telefono per contattare il venditore. Il che allontana l’ipotesi di un traffico oscuro e illegale. Un fatto che, però, colpisce per via delle tempistiche, viste le operazioni di rimozione in corso in questo periodo nelle strade storiche e non della Capitale.