24 Febbraio 2021 - 7:46 . Nomentana . Cronaca

Viale Regina Margherita, la sede dell’Enel cambia volto: tutto sul futuro “edificio-città”

Enel
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A viale Regina Margherita cambia volto il quartier generale di Enel. I lavori, iniziati a fine 2020, si concluderanno nel febbraio 2024. Quattro i cardini al centro del progetto curato dallo studio di architettura Antonio Citterio Patricia Viel (Acpv): welfare aziendale, riqualificazione urbana, innovazione e sostenibilità.

Il rendering del risultato finale

Per tre anni le serrande dell’edificio saranno abbassate, mentre all’interno si alterneranno centinaia di operai. L’obiettivo di Enel è creare una cittadella di uffici, dove le persone avranno più spazi e comfort, generando al tempo stesso una riduzione dei consumi.

la determina dei lavori

La riqualificazione interesserà una superficie complessiva di circa 80 mila mq con un progetto pensato per aumentare il benessere dei dipendenti, attraverso spazi di lavoro moderni, in linea con un’organizzazione più agile. Gli impianti di illuminazione e di climatizzazione garantiranno le migliori condizioni di comfort mentre la distribuzione degli spazi assicurerà l’alternanza degli ambienti di lavoro con spazi verdi interni ed esterni e aree dedicate al benessere psico-fisico.

La riqualificazione interesserà una superficie complessiva di circa 80 mila mq

L’edificio accrescerà inoltre gli spazi per i servizi alla persona, prevedendo anche una palestra, che si aggiungerà alle dotazioni già esistenti (asilo, zone ristoro, auditorium). L’intervento dello studio Acpv svilupperà un “edificio-città”, in cui le torri di cui si compone saranno armonizzate dalla ritrovata trasparenza dell’involucro. Il vetro della nuova facciata permetterà allo sguardo di attraversare la sequenza fra architettura e vegetazione circostante.

“L’intervento promosso da Enel e progettato dal nostro studio – dice l’architetto Patricia Viel, co-fondatrice dello studio Antonio Citterio Patricia Viel – permette di ripensare un edificio degli anni ’60, riscrivendolo con dei principi funzionali completamente diversi e in linea con le nuove esigenze lavorative. Enel compie così una doppia operazione: rigenera l’edificio e rinnova il proprio rapporto con la città”.

Resta invece un’incognita l’impatto che l’assenza del personale Enel – circa 3.000 lavoratori popolavano la sede prima del Covid – avrà sul quartiere. Ristoranti, caffè e tavole calde della zona, solo un anno fa, lavoravano tantissimo, in pausa pranzo, con i dipendenti dell’azienda. Molti, nei mesi successivi al lockdown hanno chiuso, altri resistevano sperando in tempi migliori. Il 2024 è però davvero lontano.

Un peso ulteriore per le attività commerciali del quartiere, già gravate dallo smartworking e dalla pandemia”, spiega la presidente del II Municipio Francesca Del Bello. “L’opera di intervento di Enel è importante, ma i tempi si annunciano lunghi. Come Municipio presteremo massima attenzione per dare un aiuto nel breve e medio periodo ai commercianti della zona”.