22 Novembre 2020 - 12:45 . Africano . Cronaca
Viale Eritrea, così una nuova attività nel quartiere sfida la crisi del Covid-19

Un nuovo negozio apre nel quartiere, a viale Eritrea 32. Si tratta di Dan John, un marchio di abbigliamento per uomo che propone lo stile formale italiano accessibile a tutti. Un opening che va in controtendenza con le numerose attività che dal Covid in poi hanno abbassato le serrande nel Trieste-Salario.
I numeri dell’azienda dicono che nel 2019 il brand fondato da Daniele Raccah, Hannah Raccah e Giovanni della Rocca ha registrato un fatturato di circa 50 milioni di euro, posizionandosi ai primi posti in Europa per crescita. Sono oltre 50 le sedi attualmente aperte in Italia e all’estero, per un totale di 600 dipendenti.

Nonostante il periodo nero per il commercio l’azienda si posiziona al primo posto nel nostro Paese per la vendita al dettaglio e trova le risorse per aprire nuovi 17 punti vendita, di cui uno all’Africano, ma anche a Londra, Malta e in Serbia.

SFIDA ALLA CRISI
Una sfida, quella di Dan John, che va in decisa controtendenza rispetto alle molte attività che, purtroppo, hanno dovuto chiudere dall’indizio della pandemia. L’ultima in ordine cronologico è il negozio di abbigliamento di largo Somalia 10, “Il vestito di Clara”, che dopo solo 10 mesi – aveva aperto a dicembre 2019 – ha chiuso il 14 novembre. E ancora la pelletteria Solian e la profumeria Ciano di via Alessandria, il Panificio Lucarelli di via Simeto, o il negozio di abbigliamento Gamboni di viale Libia.
Un problema diffuso, che non coinvolge solo il Trieste-Salario. Secondo Confcommercio Roma – associazione di imprese del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Attività Professionali – sono infatti 25 mila i negozi che a Roma rischiano la stessa sorte da qui a fine anno. Ma c’è chi accetta comunque la sfida.
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