16 Febbraio 2020 - 8:10 . Trieste-Salario . Degrado

Via Clisio, vi raccontiamo la rabbia dei residenti per l’emergenza rifiuti

Se non ci fossero di mezzo la salute pubblica e il decoro urbano, si potrebbe parlare perfino di arte contemporanea. Peccato che l’arte, nell’emergenza rifiuti presente in via Clisio, c’entri poco. Da novembre il cassonetto dell’umido non viene svuotato. Le conseguenze? Odori nauseabondi, topi, gabbiani e volatili di vario genere a presenziare ogni giorno in prossimità della spazzatura poiché attratti dai rifiuti organici.

A dar voce alla rabbia dei cittadini, ci ha pensato Gabriella Gregorio, abitante di via Clisio che a Roma H24 ha detto: “È una vergogna, qui non c’è solo di mezzo l’emergenza rifiuti, ma anche la salute dei cittadini e gli affari degli esercizi commerciali!”.

La signora Gregorio ha continuato evidenziando tutte le problematiche della mancata raccolta dei rifiuti: “Questi cassonetti vanno rimossi, con successiva e tempestiva igienizzazione del suolo su cui sono collocati, perché inagibili e non a norma – spiega –. La puzza è insopportabile, anche operazioni semplici come prelevare i soldi al bancomat o sostare sono diventate impossibili”.

I residenti hanno più volte segnalato la situazione di degrado, sollecitando l’intervento dell’Ama: “Nessuno ci ha aiutato – dice la residente –  l’Ama non ha mai risposto alle nostre segnalazioni”. Oltre alle evidenti problematiche legate all’incuria, c’è anche il rischio che i cassonetti di via Clisio possano provocare problemi sanitari per i cittadini: “Dal momento che gli operatori Ama non intervengono, non ci resta che rivolgerci alla Asl di via Tagliamento, per denunciare la situazione”, ha spiegato Gabriella. Nel frattempo, i cittadini, si arrangiano come possono: “A limitare i danni ci stiamo pensando noi, ma ovviamente non basta” – sottolinea a Roma H24.