25 Febbraio 2020 - 12:44 . Trieste-Salario . Degrado

Via Clisio, vi raccontiamo la rabbia dei residenti per l’emergenza rifiuti

Se non ci fossero di mezzo la salute pubblica e il decoro urbano, si potrebbe parlare perfino di arte contemporanea. Peccato che l’arte, nell’emergenza rifiuti presente in via Clisio, c’entri poco. Da novembre infatti, i cassonetti – su tutti quello dell’umido – non vengono svuotati. Le conseguenze? Odori nauseabondi, topi, gabbiani e volatili di vario genere a presenziare ogni giorno in prossimità della spazzatura poiché attratti dai rifiuti organici.

A dar voce alla rabbia dei cittadini, ci ha pensato Gabriella Gregorio, abitante di via Clisio che a Roma H24 ha detto: “È una vergogna, qui non c’è solo di mezzo l’emergenza rifiuti, ma anche la salute dei cittadini e gli affari degli esercizi commerciali!”.

La signora Gregorio ha continuato evidenziando tutte le problematiche della mancata raccolta dei rifiuti: “Questi cassonetti vanno rimossi, con successiva e tempestiva igienizzazione del suolo su cui sono collocati, perché inagibili e non a norma – spiega –. La puzza è insopportabile, anche un’operazione semplice come prelevare i soldi al bancomat è diventata impossibile, figuriamoci i bar come se la passano! Qui i clienti scappano appena vedono e sentono questo spettacolo!”.

I residenti hanno più volte segnalato la situazione di degrado, sollecitando l’intervento dell’Ama: “Nessuno ci ha aiutato – dice la residente – l’Ama ad esempio, ci ha detto, “molto gentilmente”, che non può fare nulla”. Oltre alle evidenti problematiche legate all’incuria, c’è anche il rischio che i cassonetti di via Clisio possano provocare problemi sanitari per i cittadini: “Dal momento che gli operatori Ama non intervengono, non ci resta che rivolgerci alla Asl di via Tagliamento, per denunciare la situazione”, ha spiegato Gabriella. Nel frattempo, i cittadini, si arrangiano come possono: “A limitare i danni ci stiamo pensando noi, ma ovviamente non basta – sottolinea a Roma H24 – stiamo pensando di assumere qualcuno che pulisca al posto di chi dovrebbe”.