18 Marzo 2021 - 19:30 . Trieste-Salario . Curiosità

Via Bergamo, viaggio nel tempo tra le botteghe storiche della strada

La foto della macelleria di via Bergamo pubblicata sul gruppo Facebook "Roma x sempre"
La foto della macelleria di via Bergamo pubblicata sul gruppo Facebook "Roma x sempre"

di Antonio Tiso

Polli, conigli, cacciagione. È il 1936 e questa antica bottega di via Bergamo, agli occhi dei passanti, rappresenta il regno dell’abbondanza. L’immagine della macelleria è stata condivisa nel gruppo Facebook “Roma x sempre” da Bruno Sabatini e in poche ore ha raccolto tanti commenti. È l’amore per un tempo che fu, come raccontato a RomaH24 da alcuni commercianti della via.

Mario Pioli ha 58 anni e da trenta gestisce la tintoria su via Bergamo, all’angolo con piazza Fiume: “Prima c’era il laboratorio di rammendi delle mitiche sorelle Piermarini. Lo aprirono tra il ’50 e il ’60. Papà mi parlava di tutti i negozi della zona, compreso Lazzaretti da cui comprò la sua prima bicicletta a rate grazie al datore di lavoro – racconta –. Il proprietario della merceria Molinari gli fece da garante”.

Ma quali erano le attività storiche, quelle che davano un volto peculiare alla zona e che ora non esistono più? Pioli le racconta con piacere: «Il caffè Pannocchi dal 1927, “l’abbacchiaro” Fonzi, il ristorante Amedeo, dove papà fece il pranzo di nozze nel 1959, il liquorificio Ruosi, famoso per i suoi amari e Virginia la “borsettara”. Prima, se cercavi un negozio di ricambi auto, un vetraio o un materassaio, sapevi dove trovarli. C’erano molti artigiani e ci si conosceva tutti. Il bar era il nostro luogo d’incontro. Ora c’è meno varietà, aprono continuamente attività legate al food».

Mario Pioli gestisce la tintoria di via Bergamo da 30 anni

Quando hanno iniziato a cambiare le cose? Mario non ha dubbi: agli inizi degli anni ’80. “Molti proprietari di appartamenti – racconta – preferirono vendere quando il loro valore crebbe, e questo portò all’avvento degli uffici. Lì, il volto di piazza Fiume mutò per sempre”.

“Negli anni della Grande Guerra a piazza Fiume circolava una battuta: Romolo e Remo, dopo aver fondato Roma, salirono in bicicletta e crearono la ditta Lazzaretti”. Parola di Mario, che da 42 anni gestisce questo tempio della bicicletta a via Bergamo 3a, una sorta di accademia culturale delle due ruote, fondata nel 1916 dai fratelli Romolo e Remo Lazzaretti.

Mario Carbutti, venditore di biciclette

Molte immagini d’epoca di via Bergamo e del nostro territorio sono custodite nel volume “Come eravamo. Trieste–Salario 1860-1950, il quartiere nelle immagini degli abitanti” (Typimedia Editore). Un autentico viaggio nella memoria del Trieste–Salario con un’attenzione particolare al periodo della seconda guerra mondiale. Un viaggio realizzato grazie al contributo degli abitanti del quartiere, che hanno messo a disposizione i loro album di famiglia con foto di straordinario valore affettivo, oltreché storico. All’opera hanno anche contribuito aziende, esercizi commerciali e archivi di vario genere.

GUARDA come acquistare il volume “Come eravamo. Trieste–Salario