30 Gennaio 2022 - 12:38 . Trieste-Salario . Cronaca

Via Alessandria, rapina all’ufficio postale davanti all’autore di ‘Suburra’: il racconto

Nicola Guaglianone, autore di 'Suburra'
Nicola Guaglianone, autore di 'Suburra'

Poteva essere la scena di un nuovo film o di una serie tv. Ed invece era tutto vero. Nicola Guaglianone, sceneggiatore di trame poliziesche ed autore, tra gli altri, dei copioni di “Suburra”, si è ritrovato spettatore di una rapina. Il fatto è accaduto venerdì 28 gennaio all’ufficio postale di via Alessandria, nel quartiere Trieste-Salario, dove il noto sceneggiatore si era recato per spedire un pacco.

Via Alessandria, il racconto della rapina all’ufficio postale

Via Alessandria
Via Alessandria

Nicola Guaglianone ha raccontato nel dettaglio i fatti in un lungo post su Facebook: “Ho scritto tante rapine nel corso degli anni e oggi mi ci sono trovato in mezzo. Ufficio postale di Roma, ora di pranzo, persone annoiate in fila, gli occhi bassi sugli schermi dei telefoni. Ad un certo punto vedo un tipo, dinoccolato, alto, con uno zuccotto blu calato sugli occhi, la mascherina arcobaleno, la pistola nella tasca dei pantaloni della tuta che si svuota tutti i cassetti seguito dal direttore in stato di agitazione”.

Lo sceneggiatore racconta poi gli attimi seguenti: “Parlava come Biascica, ‘ndo stanno i sordi, ‘ndo li avete messi i sordi…, perché in tutto avrà trovato cento o duecento euro lì dentro. E se n’è andato con il magro bottino, come Cesare in ‘Amore tossico’ quando si ritrovò tra le mani solo ventimila lire. E un po’ mi ha fatto tenerezza. ‘Nun conviene più fa’ le rapine agli uffici postali, mortacci vostra!’, l’ho sentito lamentarsi prima di lasciarci lì, soli, con la cassiera svenuta sul pavimento e altri poveracci che ancora non avevano capito bene cosa fosse successo”.

Il rapinatore è riuscito a scappare prima dell’arrivo delle forze dell’ordine: “Poco dopo è giunta sul posto la polizia, voleva sapere se era alto, basso, magro e che pistola avesse. Dico una 765, forse una vecchia Parabellum. Il poliziotto mi guarda con sospetto e pure qualcuno ancora imbambolato in quella inutile fila mi guarda storto”.

Poi il “lieto fine”: “Specifico che faccio lo sceneggiatore, che ho scritto la prima stagione di Suburra e che mi ero guardato un po’ di modelli di armi”, riporta Guaglianone. Che chiude: “Il direttore sgrana gli occhi: ‘Suburra! Ma che davvero? Vie’ qua’. Ed è finita così come finisce qualsiasi storia inutile. Con un selfie”.