25 Aprile 2020 - 16:08 . Trieste-Salario . Retesociale

Una volontaria di Sant’Egidio: “Dal quartiere centinaia di pacchi alimentari da donare”

Arianna Alaimo, foto di Gilberto Maltinti
Arianna Alaimo, foto di Gilberto Maltinti

“Questo weekend partiranno 500 unità di pacchi alimentari destinate alle famiglie in difficoltà. Siamo increduli, dal Trieste-Salario abbiamo ricevuto un aiuto impressionante”. Arianna Alaimo, volontaria della Comunità di Sant’Egidio, si commuove per il contributo del nostro quartiere alle iniziative solidali per combattere la povertà in tempi di Covid-19.

 

I pacchi alimentari nella chiesa della Santissima Trinità a Villa Chigi, foto di Gilberto Maltinti

In queste settimane di storie tristi ne ha sentite e vissute, se lo aspettava, ma non poteva immaginarsi una tale partecipazione da parte di tutti: “Supermercati, macellai, panifici, associazioni di quartiere, il II Municipio. Ma soprattutto i cittadini – spiega Alaimo a Roma H24 –. Stanno aiutando tutti. Con i pacchi raccolti riusciamo a sfamare centinaia di famiglie anche fuori dal quartiere, senza dimenticare gli anziani e i senzatetto”.

I pacchi alimentari nella chiesa della Santissima Trinità a Villa Chigi, foto di Gilberto Maltinti

Spesa solidale, distribuzione, pasti caldi, ma anche vestiti e tutto ciò che può aiutare chi è meno fortunato. Una mobilitazione popolare, di quartiere, fatta di piccoli grandi gesti che parlano di solidarietà. Arianna Alaimo spiega che tutto questo sta avvenendo spontaneamente: “Non c’è mai stata una polemica, una discussione, siamo tutti uniti e ben organizzati – dice a RomaH24 –. Si sono attivati gli anziani, nonostante i rischi che corrono, ma anche i poveri che ricambiano la spesa ricevuta con un contributo concreto”.

I pacchi alimentari nella chiesa della Santissima Trinità a Villa Chigi, foto di Gilberto Maltinti

Storie di povertà. Storie di umanità. Storie che arricchiscono. Alaimo è una volontaria di Sant’Egidio da molti anni, ma quello a cui sta assistendo in questo periodo di emergenza rappresenta un’esperienza totalmente nuova: “Qualche giorno fa un vigile mi ha fermato per i controlli di routine – racconta –. Appena ha visto i pacchi di spesa e ha capito quello che stavo facendo, si è messo sull’attenti facendo il saluto militare. Voleva mostrarmi vicinanza”.

Anche gli anziani, come sottolinea la volontaria, stanno fornendo aiuti: “Preparano pasti, fanno la spesa, a volte spendono cifre esorbitanti, è incredibile. Se ne vanno sempre con un sorriso, con le facce felici, si sentono importanti e determinanti per la salvaguardia di tutti”.