12 Dicembre 2019 - 12:37 . Trieste-Salario . Cultura

Un polo per l’arte nel Trieste-Salario: che cos’è la Fondazione smART

Uno spazio per le attività espositive, didattiche e culturali. La Fondazione smART, a piazza Crati 7, è tutto questo. Fondata nel dicembre 2018, a gestirla sono tre donne coraggiose e intraprendenti, Margherita Marzotto, Stephanie Fazio e Giorgia Rissone. Tre amiche unite dalla passione per l’arte e dal desiderio di creare un polo dove si possa praticare e ammirare nel quartiere. La Marzotto, psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, è la presidente. Stephanie Fazio, sociologa di formazione, è il direttore dello spazio espositivo, mentre Giorgia Rissone, psicologa con studi artistici alle spalle, è il direttore didattico. Insieme hanno creato l’associazione smArt nel 2011, divenuta fondazione un anno fa.

 

Margherita Marzotto, Stephanie Fazio e Giorgia Rissone

Ma cosa fa in concreto la Fondazione? Organizza molte attività. È un vero e proprio polo in cui si può stare a contatto con gli artisti ma anche formarsi e imparare. Intanto smArt realizza nei propri spazi due mostre l’anno. Gli artisti vengono invitati a realizzare progetti inediti, che siano in intima relazione con lo spazio. Viene offerta loro l’opportunità di vivere per un periodo nella sede di piazza Crati e qui fare ricerca e creazione di una progetto artistico. Attualmente si può visitare la mostra “Un giorno tutto questo sarà tuo” di Mattia Pajè curata da Saverio Verini. Inaugurata lo scorso 27 novembre, resterà aperta fino al 20 marzo 2020.

Un’altra area importante della Fondazione è la didattica. “L’educazione all’arte è un elemento fondamentale per lo sviluppo creativo e umano degli individui”, spiega la Rissone. “Organizziamo workshop e laboratori rivolti a un pubblico di tutte le età – compresi gli artisti in erba – e di vari livelli di formazione”.

Oltre a tutto ciò la Fondazione ha poi intensificato la collaborazione con gli istituti scolastici e le Accademie, avviando progetti di alternanza scuola-lavoro, e progetti formativi per gli insegnanti. “È un modo per favorire l’esperienza degli studenti e dei docenti nel mondo dell’arte”, spiega la Fazio. Di recente infine è stato avviato un ciclo di appuntamenti gratuiti, Pillole di arte contemporanea in cui Marta Silvi, la curatrice del format, introduce il pubblico allo studio di alcune opere rappresentative del ‘900, alternando a questo uscite e visite guidate nei luoghi del contemporaneo.

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