4 Aprile 2022 - 11:54 . FuoriQuartiere . Cronaca
Turista muore. Il fidanzato: “Al 118 problemi con la lingua inglese”. D’Amato smentisce
“Se i soccorsi fossero arrivati in tempo Janna sarebbe ancora viva”. È l’accusa mossa da Michael Douglas, irlandese di 34 anni, che a metà gennaio era in vacanza in provincia di Roma con la fidanzata, Janna Gommelt, 25enne di Weismain (Germania). Il 20 gennaio la ragazza ha un malore improvviso, mentre la coppia si trova in una zona vicino al mare a Focene. Il giovane chiama il 118, ma secondo quanto ha raccontato a Repubblica, viene messo in attesa, per trovare un operatore in grado di parlare in inglese.
Quando i soccorsi arrivano, quarantatré minuti dopo la chiamata, secondo Douglas, per la ragazza non c’è più nulla da fare. La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio.
La ricostruzione della telefonata viene però smentita dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “In riferimento all’articolo pubblicato da Repubblica cronaca di Roma si desidera precisare che la telefonata di emergenza del giorno 20.01.2022 delle ore 15.39 è stata subito gestita correttamente in lingua inglese ed è stato geolocalizzato l’intervento con le coordinate di latitudine e longitudine – spiega l’assessore in una nota –. La telefonata è durata circa due minuti ed il contenuto audio, concesso dalla Centrale operativa del numero unico dell’emergenza, viene per trasparenza integralmente allegato. È stato disposto dalla Direzione regionale Salute un audit clinico su tutta la gestione del soccorso, che ha sempre avuto un supporto ininterrottamente in lingua inglese, non appena concluso, l’audit, verrà reso noto. Attualmente il servizio del numero unico di emergenza dispone di traduzione in 16 lingue, compreso l’ucraino. Ai familiari della giovane purtroppo deceduta vanno le nostre profonde condoglianze“.
Di seguito l’audio della telefonata: