8 Novembre 2018 - 9:39 . FuoriQuartiere . Cronaca
Tre servizi distinti di cui uno senza stalli. Milano è la capitale del bike sharing
Tre bike sharing, di cui due “free floating” (cioè senza stalli, ndr) e migliaia di bici classiche ed “eBike”, le bici elettriche. A Milano i servizi di bike sharing funzionano, diversamente da quanto accade a Roma, dove oBike, la start up di Singapore, ha deciso di abbandonare la Capitale a seguito di mancati rientri economici, frutto anche dei tantissimi atti vandalici subiti.
Si chiamano Ofo, Mobike e BikeMi i tre servizi milanesi. E mentre BikeMi è attiva dal 2008, le altre due sono “giovani”, nate a distanza di pochi mesi nel 2017. Ammonta a 17mila il totale delle bici a disposizione a Milano. Sì, perché Ofo ne vanta 4000, BikeMi 3600 normali e 1000 eBike, e Mobike ne ha messe in strada addirittura 8000.
BikeMi può essere trovata e lasciata solo in stalli appositi, ci sono infatti 280 stazioni predisposte insieme al Comune. Mobike e Ofo sono invece “free floating”, come oBike a Roma, e possono essere posizionate ovunque, purché nelle aree stabilite dall’azienda.
I costi variano. Noleggiare una bici di Mobike costa 0,69 centesimi ogni trenta minuti e sono previsti “pass” per 30, 90, 180 o 360 giorni. Con Ofo invece mezz’ora viene 0,50 centesimi e non è previsto alcun abbonamento. BikeMi fa pagare per forza un abbonamento giornaliero, settimanale o mensile. Un’intera giornata con BikeMi viene 4,50 euro e la prima mezz’ora è gratuita.