27 Agosto 2020 - 13:00 . Trieste-Salario . Salute

Tinture madri, flussi di natura. A cura della dottoressa Maria Teresa Carani della Farmacia Verbano

A partire dagli anni 30 nasce un nuovo tipo di preparazione la tintura madre, che diventerà successivamente il rimedio naturale più utilizzato e consigliato dai terapeuti.

La differenza più importante tra tintura tradizionale e tintura madre è nella materia prima che viene utilizzata: in quella classica è la pianta secca, cioè l a droga della pianta, nella tintura madre è la pianta fresca
A partire dagli anni 30 nasce un nuovo tipo di preparazione la tintura madre, che diventerà successivamente il rimedio naturale più utilizzato e consigliato dai terapeuti. La differenza più importante tra tintura tradizionale e tintura madre è nella materia prima che viene utilizzata: in quella classica è la pianta secca, cioè l a droga della pianta, nella tintura madre è la pianta fresca

Continuano gli approfondimenti a cura della dottoressa Carani della Farmacia Verbano su RomaH24. Oggi si parla delle tinture madri.

Il regno vegetale costituisce da sempre una fonte inesauribile di risorse da cui l’uomo, nel corso dei secoli, ha potuto attingere per soddisfare le sue necessità in diversi campi. La conoscenza degli effetti benefici o nocivi delle piante, risale alla preistoria, ma le prime comunità spesso non comprendendone le proprietà curative li attribuirono ad interventi soprannaturali. È la civiltà greca, intorno al 500 a.C., a dare un apporto notevole alla conoscenza delle erbe soprattutto per merito di Galeno, medico greco-romano il cui pensiero domina in Occidente fino al Rinascimento. A partire dal VI secolo il monachesimo, con gli orti dei semplici aumenta la conoscenza dell’uso delle piante medicinali.

Nel XVI secolo, Paracelso, alchimista, astrologo, medico e filosofo svizzero, migliora le tecniche di estrazione e di distillazione e partendo dalla droga della pianta, cioè la parte della pianta che si usa in medicina, la utilizza per mezzo di tinture, decotti, essenze.

La tintura in particolare era una Forma farmaceutica liquida che si otteneva mediante procedimenti di macerazione o percolazione e per azione di solventi su droghe vegetali essiccate o animali. Gli strumenti usati fino a tutto il Medioevo era innanzitutto il mortaio, di diverse dimensioni, forme e materiali, strumento principe della farmacia per ridurre le sostanze in polvere, tanto da diventarne spesso il simbolo.

Mortaio

TINTURA MADRE: I VANTAGGI NELL’ASSUMERLA

Grazie ai principi benefici contenuti nelle piante la tintura madre può essere di supporto per prevenire e curare disturbi grandi e piccoli.

La tintura madre è quindi un vero e proprio rimedio curativo ma è importante conoscere bene le proprietà di ogni singola pianta che viene utilizzata per una terapia. La tintura madre di echinacea risulta decisamente efficace nello stimolare il sistema immunitario, ed è usata anche in caso di stress, raffreddore e tosse.

La tintura madre di propoli è un ottimo antisettico, antibatterico e disinfettante naturale, sia esterno che interno.

La tintura madre di Rosa canina è utile contro la carenza di vitamina C e per rafforzare le difese immunitarie.

La combinazione di queste tre tinture madri e’ un ottimo supporto per affrontare il periodo invernale in quanto aumenta consistentemente le difese immunitarie. Per un’azione diuretica si può assumere la tintura madre di Pilosella, 50 gocce per 2 volte al giorno in un bicchiere d’acqua lontano dai pasti o tutte le gocce insieme in una bottiglia, da bere durante la giornata.