13 Giugno 2018 - 13:06 . FuoriQuartiere . Cronaca
Stadio della Roma, il pm: “La società non c’entra”. Gli indagati salgono a 16
L’inchiesta sullo stadio della Roma si allarga. Dopo gli arresti di stamattina, durante la conferenza stampa il procuratore Paolo Ielo ha affermato: “L’AS Roma non c’entra nulla. Sono 16 gli indagati nel provvedimento: 6 di questi sono in carcere, 3 ai domiciliari. I reati contestati sono associazione a delinquere, due reati di traffico d’influenza, quattro fatture per operazioni inesistenti, cinque reati di corruzione e due illeciti finanziari”. Ielo ha aggiunto: “I privati sono la parte forte del versante della corruzione: è un fatto poco comune, perché quelli del versante pubblico sono ai domiciliari, quelli del versante privato sono in carcere”.
Tra gli indagati spiccano nomi eccellenti come il presidente dell’Ordine degli avvocati di Roma Mauro Vaglio, politicamente vicino al M5S, e il consigliere capitolino di Forza Italia Davide Bordoni, recordman delle preferenze alle amministrative del 2016 con oltre 3.500 preferenze. Coinvolto anche il capogruppo del M5S al X municipio di Ostia, Paolo Ferrara.
Di certo c’è che essendo coinvolto direttamente il titolare della società proponente (Luca Parnasi di Eurnova), il Comune sarà costretto a sospendere la procedura di approvazione della Variante al Piano Regolatore Generale in attesa che vengano forniti (dai proponenti stessi e dalla Procura) i necessari chiarimenti. Solo una volta accertata la regolarità del procedimento amministrativo sin qui svolto si potrà riprendere. Regolarità che se fosse messa anche solo parzialmente in discussione farebbe saltare il progetto. Proprio ieri era scaduto il termine per presentare le osservazioni al progetto e a metà luglio sarebbe prevista la delibera col progetto variato da inviare alla Regione Lazio per l’ok definitivo.