18 Ottobre 2018 - 17:15 . Africano . Cronaca
Sosta a pagamento per tutti, i commercianti la bocciano: “Troppo tardi nel 2019”
“Parcheggio a pagamento per tutti dal 2019? È troppo tardi per noi, così rischiamo di chiudere“. I commercianti non sono soddisfatti della risponsa che Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità del Comune di Roma ha dato a RomaH24 come soluzione alla mancanza di zone di sosta per il carico e scarico merci lungo viale Eritrea e viale Libia.
La proposta, che dovrà comunque passare attraverso la giunta del Campidoglio e quindi essere attuata nel 2019, è di eliminare l’esenzione dal pagamento del parcheggio per i residenti lungo gli assi viari commerciali della città. In buona sostanza gli abitanti dovranno cercare piazzole libere nelle vie laterali, questo per aumentare la rotazione di vetture ferme e di consentire così ai negozi di avere soste libere sia per i trasporti che per i clienti.
“Ringraziamo Stefàno per la disponibilità, ma rimaniamo in finestra – ha dichiarato Armando Calò, che ha un negozio in viale Eritrea -. Aspettare fino al 2019 sarebbe deleterio per tutti“. Le soluzioni tampone proposte da Stefàno, navette dello shopping o eventuale pedonalizzazione, sono tutte da bocciare. “Gli anni passati dimostrano che le navette non hanno mai preso piede a Roma, mentre la strada verde è un’idea nata e morta troppi tempo fa”.
A fare eco a Calò è Cinzia Romoli, titolare della storica pasticcerica su viale Eritrea: “Così non sopravviviamo, serve qualcuno che ci ascolti“. La questione carico e scarico è vitale per le attività commerciali: “Chiediamo interventi che salvino la vita dei negozi e ci servono risposte immediate. Ricordiamo che il periodo natalizio raccoglie il 30-40% di fatturato annuo. Possibile non riuscire ad avvere un dialogo? C’è un aspetto che però i due negozianti vogliono sottolineare: “Siamo assolutamente favorevoli alla corsia preferenziale e vogliamo che venga trovata una soluzione alla doppia fila, ma non ha discapito dei negozi, che mantengono questo quartiere storico vivace e attivo. Se chiudessimo cosa accadrebbe?”.