Villino iconico eppure dimenticato da tempo. Così Casa Papanice da anni è abbandonata a se stessa e, se non fosse per la recente scomparsa di Monica Vitti, l’edificio storico di via Giuseppe Marchi rimarrebbe uno dei tanti luoghi architettonici romani fantasma, sebbene riconosciuto universalmente come uno dei “gioielli del patrimonio culturale italiano, uno dei più importanti esempi di architettura postmoderna”, come la definì anche l’ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, scomparso l’11 gennaio 2022.

A denunciare lo stato di incuria, lo stesso Edmondo Papanice, nipote del costruttore che alla fine degli anni Sessanta commissionò a Paolo Portoghesi il villino del Nomentano, passato in mano all’ambasciata del Regno di Giordania.

IN CHE CONDIZIONI SI TROVA CASA PAPANICE

Come spiegato da Papanice in un’intervista a Repubblica: “Casa Papanice è cambiata radicalmente, è stata spogliata dall’Ambasciata di dettagli fondamentali, come quei tubi che alla maniera di un organo coronavano l’ultimo piano o le ringhiere dei balconi di diverse forme, disposte secondo una regola matematica al pari dei colori delle maioliche sulla facciata”.

Per questo motivo Edmondo Papanice, non appena appreso della scomparsa di una delle più importanti stelle del cinema italiano, è intervenuto nuovamente tramite lettera aperta per accendere i riflettori sulle condizioni in cui verte l’edificio: “I social stanno esplodendo con le foto dell’attrice a casa del nonno. Continueremo anche per Monica a batterci per il ripristino immediato dell’edificio opera dell’architetto e genio italiano Paolo Portoghesi e non ci fermeremo mai. Un abbraccio a Roberto Russo e a tutta la famiglia della grande Monica Vitti”.