21 Luglio 2020 - 13:30 . Trieste-Salario . Salute

Segreti e storia dei preparati galenici, a cura della dottoressa Maria Teresa Carani

Farmacia Verbano
Farmacia Verbano

Che cosa sono i preparati galenici? La dottoressa Maria Teresa Carani della storica Farmacia Verbano ci spiega tutti i segreti di questo prodotto.

Galeno

La definizione di preparato galenico” deriva da Claudio Galeno, (129 d.C. – 201 d.C – in foto) un illustre medico dell’antica Grecia a cui spetta un posto importante nella storia della farmacia. Egli deve la sua fama ai molteplici lavori nel campo della fisiologia, delle osservazioni cliniche ed alla capacità di comporre dei  rimedi medicamentosi miscelando differenti sostanze di base.

A metà ’800 il farmacista nel suo laboratorio si dedicò alla ricerca di nuove sostanze medicamentose e riuscì ad identificare i principi attivi delle piante, contribuendo così alla nascita della farmacologia. Il primo isolamento importante fu compiuto dal farmacista tedesco Serturner che dall’oppio isolò la morfina. Successivamente furono isolati, sempre ad opera di farmacisti, molti alcaloidi come la nicotina e la colchicina.

Con il tempo nacque l’industria farmaceutica e con lo sviluppo dell’industrializzazione, dopo le grandi guerre, le aziende iniziarono a produrre i farmaci cui davano spesso nomi di fantasia. Il laboratorio galenico è stato quindi il motore di questo cambiamento e oggi la farmacia moderna non rappresenta più la produzione dei farmaci, ma solo la parte finale del processo produttivo, cioè la dispensazione delle specialità.

Pur tuttavia, in questo ultimo decennio, vi è una riscoperta della galenica e della preparazione galenica, che può continuare a rivestire un ruolo e non rimanere solo un’attività di nicchia limitata a pochi appassionati.

Proviamo a capire quali sono le principali funzioni della preparazione galenica:

– permettono al paziente di poter disporre di un medicinale non più prodotto nel circuito industriale spesso per motivi di natura economica (costano troppo poco o sono poco venduti);

– consentono al medico di corrispondere alle esigenze del paziente con prodotti personalizzati, superando problemi di dosaggio o di forme farmaceutiche inadeguate (pensiamo ad un bambino nato prematuro, oppure ad un anziano con problemi di metabolismo, ad un celiaco o ad un intollerante al lattosio, o ad una persona non riesce a deglutire una compressa per cui il prodotto viene reso liquido quando non esiste in commercio in questa forma);

– dà la possibilità di offrire un prodotto farmacologicamente attivo a un prezzo concorrenziale rispetto alla distribuzione commerciale.

A cura della dottoressa Maria Teresa Carani