“È una città che non è produttiva. Le risorse destinate a favore degli appalti per l’edilizia pubblica sono ai minimi storici”. A dirlo è Nicolò Rebecchini, numero uno di Acer, l’Associazione dei costruttori romani, dalle pagine di Repubblica. “Nel primo semestre del 2017 sono stati indetti bandi per 89 milioni di euro. Un valore già di per sé basso – ammette Rebecchini – Ma nello stesso periodo, del 2018, siamo arrivati addirittura a poco più di 30 milioni di euro. Anche gli appalti già aggiudicati mostrano un trend al ribasso”. E manda un messaggio al Campidoglio: “Occorre che l’amministrazione lavori, non si può parlare di legalità e tenere una città ferma per il timore di incorrere negli errori”.

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