Solo 66 beni confiscati alla mafia, su 119, sono stati riutilizzati e assegnati a cooperative o associazioni per fini sociali. Lo riporta repubblica.it, sottolineando il problema dei ritardi sul riuso che sta prendendo sempre più piede in Campidoglio.

Nei giorni scorsi, la redazione di RomaH24 si era occupata dell’immobile di via Pietro Antonio Micheli, nel quartiere Parioli, confiscato alla criminalità organizzata e destinato a centro di aggregazione per persone diversamente abili, ma non è l’unico.

Le strutture “recuperate” dallo Stato, infatti, sono sparse in diversi municipi della Capitale, ma al momento circa la metà di queste è oggetto di lavori di ristrutturazione o di interminabili procedure burocratiche.

LEGGI l’articolo di repubblica.it